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Forrest, il programma di Luca Bottura e Marianna Aprile in onda su Rai Radio 1 non è stato rinnovato, scatenando un caso nelle ultime ore. «Chiederò spiegazione nel CdA di lunedì anche di questa scelta. Senza entrare nel merito, che valuterò attentamente, è doveroso chiarire ogni dubbio anche quando si parla di una decisione non comunicata o condivisa, per rispetto delle professionalità coinvolte», ha scritto su Twitter il consigliere di amministrazione Rai Riccardo Laganà.
«Forrest - ha scritto tra l'altro Bottura in un lungo post - non è stato un programma conflittuale. Non ci sono stati dibattiti infuocati. Sembravano simpatici - così scrivevano, talvolta criticandoci - anche quelli che a molti non piacciono. Credo che a Guido Crosetto fischieranno le orecchie. Abbiamo fatto domande, ascoltato risposte. Nel caso, facendo anche la seconda domanda. Cose banali. Abbiamo provato a fare servizio pubblico: questo. Anche con la satira, anche col montautore di dio: Enrico Bettella».
«Nessuno - denuncia - ha comunicato il mancato rinnovo, e non c'è problema.
«Personalmente, alla fine della scorsa stagione avevo ben due offerte profumate che mi avrebbero permesso di saltare dal Titan prima dell'impatto. Ho preferito l'implosione perché per me, e so che è così anche per Marianna, la Rai è la Rai. Un po' come lo Stato: sgarrupato, talvolta insostenibile, ma decisivo. E migliorabile solo attraverso atti concreti. Dacché l'unica libertà politica che ci è data è ormai quella di essere buonisti. Cioè di provare a essere almeno decenti. La mia, la nostra - conclude - è stata una Resistenza gentile con l'orgoglio di portare i galloni del servizio pubblico».
Sui social, Marianna Aprile ha auspicato «un po’ più di eleganza e di assunzione di responsabilità»: è anche «una questione di buona educazione, invece se n’è fregato», aggiunge. Il suo dispiacere, allargando il quadro alle scelte che stanno via via prendendo forma con la nuova dirigenza Rai, è tutto per l’azienda: «La Rai viene trattata senza rispetto e invece è una cosa bella. Io e Luca abbiamo tanti lavori, possiamo rimanerci male perché è un programma a cui volevamo bene, ma questo conta zero. Mi chiedo invece come debbano essersi sentiti i tecnici e i colleghi interni che si fanno in quattro e poi un direttore qualsiasi non rispetta come dovrebbe».
«In tutte le attività lavorative quando un contratto termina, o meglio arriva al suo epilogo naturale, non si può parlare di chiusura di errore. Non si può essere sempre avvocati d'ufficio raccontando mezze verità. È il caso della trasmissione Forrest su Rai Radio 1, condotta da due professionisti esterni all'azienda. Il contratto per la stagione 2023 è giunto regolarmente al termine senza chiusure forzate». È quanto si apprende da ambienti del settimo piano di Viale Mazzini, a proposito del programma condotto da Luca Bottura e Marianna Aprile. «Il canale radiofonico - si fa notare - ha un nuovo direttore responsabile che, come sempre accade in tutte le testate, presenterà a fine luglio la sua linea editoriale. Ci chiediamo: ma non è per caso che questo tipo di difese soggettive vengano messe in campo per forzare e influenzare decisioni che ripetiamo sono in capo al direttore responsabile come accade ovunque?».
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