Una mail apparentemente firmata dall'allora ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in cui venivano richiesti fondi per sviluppare un progetto all'estero. È...
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La vicenda è iniziata prima dell'estate. Nella mail arrivata a Foa era presente anche un numero di conto corrente su cui accreditare la somma. Il presidente ha parlato della questione con l'amministratore delegato Fabrizio Salini e, dopo i controlli, è stato deciso di non procedere al versamento e di sporgere denuncia. Nelle scorse settimane, Foa sarebbe stato anche sentito dagli inquirenti.
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LE REAZIONI
Dopo la diffusione della notizia sono iniziate le polemiche. «La situazione mi pare assai più grave. Il presidente della Rai, una volta ricevuta la mail, si è spinto molto avanti, proponendo all'ad di siglare il contratto proposto dal finto Tria e sborsare denaro - dice il deputato del Pd, Michele Anzaldi, membro della Vigilanza Rai - non è chiaro per quale ragione un presidente del cda abbia intrattenuto rapporti di questo tipo con il governo, per quale ragione un contratto del genere venga preso in esame da un presidente Rai senza fare un bando. Che una cosa del genere sia stata proposta poi all'ad senza prima fare una telefonata al ministero, o un'istruttoria».
È duro anche il commento della consigliera Rai in quota dem Rita Borioni: «Se i fatti descritti corrispondessero al vero si tratterebbe di una cosa gravissima. Il racconto che era stato fatto a noi consiglieri era molto più asciutto». Vuole chiarimenti il consigliere eletto dai dipendenti Riccardo Laganà. «È incredibile leggere di un tentativo di truffa ai danni dell'azienda a questo livello - dice - sarebbe interessante leggere la mail per capirne la portata». Anche il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani, chiede alla tv pubblica di fare chiarezza e di sapere se è vero che Foa avrebbe «abboccato» al tentativo di truffa e sarebbe stato l'ad Fabrizio Salini ad accorgersene. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino