Per entrare è richiesto il talento «ma soprattutto la motivazione». E i vari docenti insegnano, oltre alla tecnica, «la consapevolezza e l’obiettivo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gratuita, sostenuta dalla Regione, cofinanziata dal Fondo sociale europeo e in grado di offire 11 percorsi di formazione professionale, oggi la Scuola è diventata triennale. E mentre il bando per le iscrizioni è stato prorogato al 13 ottobre, Mastandrea racconta il suo coinvolgimento nella formazione dei futuri registi, sceneggiatori, produttori, attori, montatori, operatori, costumisti, fonici, scenografi. «Quello che distingue la Scuola», spiega l’attore, «è un’idea di cinema condivisa. Il nostro è un lavoro collettivo per antonomasia e gli allievi di qualunque disciplina devono imparare tutti gli altri mestieri».
Ma il suo ruolo qual è? «Esamino gli aspiranti attori. Alcuni sono già pronti per lavorare e allora li induco a lasciare il posto a chi invece ha bisogno di studiare. E con tutti gli studenti faccio il demotivatore». Che significa? Li scoraggia a proseguire nel cinema? «Uso un pessimismo un po’ caricato per togliere ai ragazzi ogni illusione sul mondo che li aspetta fuori, quando saranno diplomati».
Motivazione. E a proposito di motivazione, qual è stata la sua quando ha deciso di fare l’attore? «Ancora la cerco», sorride Valerio, che il 10 novembre ritroveremo al cinema protagonista del film di Bellocchio Fai bei sogni, «ho sicuramente scelto di recitare per apparire e cercare sicurezze, mettendomi alla mercé del giudizio degli altri. Il lavoro, all’inizio, è stato il surrogato di altre istanze che faticavano a venir fuori. E ho sempre preso il lavoro come un gioco, anche se ho giocato seriamente». Ed è proprio sull’impegno quotidiano che Mastandrea insiste con i ragazzi della Volonté: «Spiego loro che il cinema non è un mestiere elitario o mitologico ma richiede la massima serietà».
Tra gli insegnanti ci sono professionisti di vari settori come Marta Maffucci, Massimo Gaudioso, Marco Spoletini, Grazia Colombini. E tra i 150 studenti che si sono formati nella struttura romana c’è anche Eduardo Valdarnini, il giovane attore che nel nuovo film di Cristina Comencini Qualcosa di nuovo (nelle sale il 13 ottobre) nientemeno tiene testa alle primedonne Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino