I Pooh ricordano Stefano D'Orazio a Verissimo: «Una morte atroce. Lo hanno fatto salire in ambulanza per una febbre e nessuno lo ha più visto»

I Pooh ripercorrono la loro carriera da Silvia Toffanin

I Pooh ricordano Stefano D'Orazio a Verissimo: «Una morte atroce. Lo hanno fatto salire in ambulanza per una febbre e nessuno lo ha più visto»
I Pooh ospiti di Silvia Toffanin. La storica band italiano torna nel salotto di Verissimo per ripercorrere la sua carriera. Tra le cose che hanno ricordato non è...

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I Pooh ospiti di Silvia Toffanin. La storica band italiano torna nel salotto di Verissimo per ripercorrere la sua carriera. Tra le cose che hanno ricordato non è potuto mancare un capitolo dell'intervista dedicato a Stefano D'Orazio, il batterista della band morto durante il periodo della pandemia del Covid

I Pooh, carriera, membri della band e curiosità. Chi è la band ospite di Silvia Toffanin a Verissimo

I Pooh ricordano Stefano D'orazio morto

«Io non ci credo ad arrendere al mai più. È andato via per una febbre forte e una tosse. Lo hanno fatto salire in ambulanza e nessuno lo ha più visto, se ne è andato in una maniera così dolorosa che non si può narrare - racconta Roby provato - È inaccetabile per quello che era Stefano e per quello che ha fatto per noi». Fu proprio il Covid a stroncare la vita di Stefano D’Orazio, ma fu solo l’elemento decisivo perché già prima della pandemia D’Orazio aveva una grave malattia: la leucemia. Aveva 72 anni, il mondo dello spettacolo restò di sasso e i Pooh rilasciarono le prime dichiarazioni solo dopo aver elaborato il lutto.

I Pooh: «Noi, di nuovo insieme ricordando Stefano D'Orazio. Sanremo al posto di Amadeus, perché no?»

Cosa è successo

«Lui aveva questa grande proiezione del gruppo riusciva a vedere l'effetto che facevamo sul pubblico e alla fine di ogni concerto ci diceva come migliorare, è stato l'unico dei Pooh che è riuscito facendo un passo indietro è stato quello che è sempre stato avanti».

I Pooh lo ricordano con dolore e stima infiniti: «Lui non si prendeva mai sul serio per primo, ha sempre pensato a quello che voleva fare dopo. Giocava sulle malattie ma era il collante della band». 

Facchinetti poi racconta una cosa che non ha mai svelato a nessuno: «Mi trovavo in seria difficoltà per un problema e l'ho confidato a lui e non potete immaginare cosa ha fatto per me stefano lui è stato l'unico, era generoso e potevi contare su lui per qualsiasi cosa 

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Il Mattino