Titanus, progetti 2023: ​una serie dal «Camorrista» e il ritorno di Piedone lo sbirro

Titanus, progetti 2023: una serie dal «Camorrista» e il ritorno di Piedone lo sbirro
Fondata a Napoli nel 1904 da Gustavo Lombardo, la Titanus, con 118 anni di storia è, dopo la francese Pathé, la più antica società di produzione e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Fondata a Napoli nel 1904 da Gustavo Lombardo, la Titanus, con 118 anni di storia è, dopo la francese Pathé, la più antica società di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva al mondo e l'unica a completa gestione famigliare. La presidenza della Titanus è infatti della dinastia Lombardo: alla morte del fondatore Gustavo, lo scettro è passato nel 1951 nelle mani del figlio Goffredo e dal 2004 (con la sua scomparsa) in quelle di Guido, nipote di Gustavo e figlio di Goffredo. 

Dall'alto di oltre 1.500 titoli prodotti e con una library di circa 400 titoli, la Titanus ha annunciato un ambizioso piano di rilancio con una presentazione in stile hollywoodiano dei suoi nuovi progetti. L'intento è di puntare al futuro proteggendo e valorizzando un passato che è storia del cinema. Il presidente Guido Lombardo, il vicepresidente Simone Conti e l'amministratore delegato Massimo Veneziano hanno così lasciato la parola al direttore generale Stefano Bethlen, che ha illustrato i nuovi progetti, divisi nei filoni «Legacy» e «Originals». 

Il primo titolo «Legacy» festeggia il cinquantesimo anniversario di «Piedone lo sbirro» (1973) di Steno, interpretato dal compianto Bud Spencer, film che ha inaugurato un fortunato franchise e da cui ora nasce «Piedone - La serie», coprodotta dalla Titanus con Wildside e Sky Studios. Scritta da Peppe Fiore e Salvatore Esposito (co-autore del soggetto), che vestirà i panni di questo poliziotto diventato un'icona intrisa di napoletanità (per la prima volta Carlo Pedersoli/Bud Spencer non era doppiato ma recitava con la propria voce) dal respiro internazionale.

«La mia prima posa da comparsa l'ho fatta a 17 anni in un film della Titanus», ricorda Salvatore Esposito, «per me questo è un ritorno a casa. All'epoca non c'erano i supereroi, il supereroe era Bud Spencer. Diventare il nuovo Piedone è una grande responsabilità e un onore cui mi avvicino con enorme rispetto. Questo non sarà un reboot, ma qualcosa che si muove all'interno dell'universo Piedone». Nella serie Piedone è un giovane investigatore contemporaneo che prende il testimone dal mitico commissario Rizzo che era interpretato da Bud Spencer, per risolvere incredibili casi nella Napoli dei giorni nostri.

A Marco Spagnoli e Dario Rodino è stato affidato l'impegnativo progetto di trarre una serie da «La ciociara» (1960) di Vittorio De Sica, che fruttò l'Oscar a Sophia Loren. «Si tratta di un prequel e sequel al tempo stesso: la serie parte dal 1924, ben prima degli avvenimenti raccontati nel film, ambientato nella seconda guerra mondiale», spiega Spagnoli: «La storia è purtroppo sempre molto attuale visto che racconta la difficoltà di sopravvivere durante la guerra per una donna e sua figlia».

«Palermo-Milano - La serie» è il reboot che rilancia il racconto avviato da «Palermo Milano - Sola andata» (1995) di Claudio Fragasso, per narrare di due giovani poliziotti alle prime armi che si troveranno a diventare degli eroi. Il quarto progetto è il sequel dell'horror «Phenomena» (1985) di Dario Argento, attualmente sviluppato con The Exchange, società di distribuzione internazionale con sede a Los Angeles. 

La più grossa sorpresa viene dal miracoloso ritrovamento delle cinque puntate della serie «Il camorrista», che Giuseppe Tornatore girò nel 1986, in contemporanea con le riprese del suo omonimo primo film.

«Goffredo Lombardo è stato il mio primo produttore e gli devo tutto», ricorda Tornatore: «Allora mi propose di realizzare due versioni di Il camorrista, una per il cinema e una per la tv. Io scrissi due sceneggiature diverse e autonome perché non volevo che il film fosse una sintesi della serie. Il film uscì e io consegnai la versione tv mixata, che sparì. Probabilmente il motivo fu la vita sofferta del film, che fu anche querelato, queste puntate sparite le abbiamo cercate per trentasei anni e oggi sono finalmente venute fuori. Il montaggio è quello originale, ora sto lavorando sulla color correction e sul sonoro (allora era mono), per dargli maggiore ampiezza, in un lavoro a metà strada tra restauro e riedizione. È un progetto che nessuno finora ha mai visto e che ha mantenuto la sua attualità». 

Gli «Originals» della Titanus, invece, al momento sono tre: «La guerra di Elena», film sulla vera storia di Elena Di Porto, ebrea romana che negli anni '40 si ribella alle regole imposte da uomini e fascisti; il film «Agnese e Francesca», dedicato alle mogli di Falcone e Borsellino «Due grandi donne, non solo mogli, legate da intima amicizia e dalla condizione di non sapere quando il mostro mafia colpirà», dice il co-autore di soggetto e sceneggiatura Fabio Morici. «Ludwig» (di cui si deve ancora decidere se sarà un film, o una serie), racconta infine la vera storia di Marco Furlan e Wolfgang Abel, i serial killer neonazisti che tra il 1977 e il 1984 hanno ucciso 25 persone e sono stati arrestati, racconta Jacopo Sonnino, editor di Titanus e co-autore del soggetto «quando, vestiti da Pierrot durante una festa in maschera, cercavano di dare fuoco alla discoteca». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino