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Che quello del 27 dicembre al Palapartenope sia un concerto fuori dai canoni, ce ne si accorge anche leggendo le categorie dei biglietti e dei posti: chiattill'/poltronissima, gente a livello/poltrona, tamarri arricchiti/prima poltrona, vulenn putenn pavann/seconda poltrona laterale, cafonazzi/tribuna numerata, muort e famm/prima poltrona laterale. Non poteva che trattarsi di Tony Tammaro, per scelta il cantante trash per antonomasia, al secolo Vincenzo Sarnelli, figlio di Egisto, nota ugola partenopea degli anni 70-80. Ma stavolta non si tratta del suo solito concerto acustico. Ma di uno show con ospiti, ovvero Clementino, Gigione & Donatello, una band di 8 elementi e due coriste. E si va verso il tutto esaurito, circa 2500 biglietti venduti su 3200 posti a sedere.
«Dovevo fare qualcosa di diverso rispetto al concerto al Palapartenope dello scorso anno, “La notte dei tamarri”, e abbiamo creato uno show speciale, tamarro al punto giusto»: sostiene Tony: «Con costumi di scena creati apposta per le canzoni, videowall su cui verranno proiettate immagini. Sto lavorando tanto anche a questo aspetto. Non posso dire tutto, ma vi anticipo che ci sarà un omaggio verso le fine del concerto che sembra dedicato ai Beatles, con un loro video, ma in realtà poi si rivela essere per gli Squallor, i primi maestri del trash, presentata come la più grande band di tutti tempi, almeno secondo il mio codice».
Dunque uno show anche tecnologico: «Si ma sempre con la patente da tamarro.
E Clementino? «In realtà non volevamo svelare ci fosse, doveva essere una sorpresa. Con lui c'è una storia bella e antica. Roba di 30 anni fa. C'è un video in cui si vede lui che a 13 anni, a scuola, canta “L'animale”, un mio pezzo dell'epoca. E forse proprio da lì è cominciata la sua carriera. Conosce a memoria tutti i testi delle mie canzoni. Una volta eravamo assieme ad una festa e mi dimenticai le parole di un mio pezzo. Capita, su 100 canzoni. E intervenne lui a suggerirmele tra la sorpresa generale. Farà un paio di canzoni mie, le canteremo forse una strofa a testa, una è sicuramente “L'animale” anche perché ha una lunga coda rap, l'altra la stiamo decidendo».
In scaletta tutte le hit di Tony Tammaro, «Patrizia», «Il parco dell'amore», «Il rock dei tamarri», «O trerrote», «Fornacella», «Scalea» e «Super Santos»: «I costumi di scena a tema li indosserò cantando questi classici, Ma eseguiremo anche altri brani miei che abbiamo riarrangiato. Per gli inediti bisogna aspettare la prossima primavera. Sto lavorando alle canzoni nuove, dopo tanti anni ci voleva. Scoprirete un Tony Tammaro diverso, molto più ritmato».
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