Finalmente torna Un posto al sole con puntate inedite. Da lunedì 13 luglio alle 20.45 Rai 3 riprende a raccontare le vicende del condominio napoletano più famoso...
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«È stato un’emozione tornare a girare su questa terrazza – confessa Patrizio Rispo in un’intervista pubblicata su RaiPlay, appoggiato a un parapetto di Villa Volpicelli, che nella fiction diventa Palazzo Palladini –. Sono 24 anni che facciamo questa serie, che ormai è una vita parallela. Anzi, io vivo molto di più con questa famiglia che con la mia: torno a casa la sera e sono Patrizio per due o tre ore e mia moglie mi chiede di continuare a essere Raffaele (il portiere di Palazzo Palladini, ndr), che è sicuramente più leggero di me». Ecco perché per lui, che interpreta il personaggio chiave della soap realizzata nel Centro di Produzione Rai di Napoli, stare lontano dal set così a lungo è stato un trauma: «Trovarsi improvvisamente senza questa vita e senza questa famiglia è stato un duro colpo – afferma l’attore – I primi giorni è stata una vera mancanza psicologica ed era strano, anche perché la gente continuava a chiedermi di essere Raffaele, pur non girando. E ho incontrato un affetto e una dipendenza da questo prodotto che non mi aspettavo. Le persone stanno in astinenza, soffrono di questa mancanza e ricevo messaggi di disperazione: Quando tornate?».
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Ora che a quella domanda c’è una risposta certa, Patrizio Rispo non nasconde le difficoltà che accompagnano questo ritorno: «Non possiamo girare scene di massa, abbiamo eliminato le comparse, è necessario un distanziamento, quindi le scene in cui ci sono più persone sono realizzate in tempi più dilatati. Insomma, le complicazioni sono tante, ma è tanta anche la felicità di riprendere». Anche perché il protocollo da seguire non si limita a regolare il lavoro sul set: «Abbiamo percorsi prestabiliti per arrivare ai camerini, c’è il bar per gli attori e il bar per gli interni Rai, ci prendono la temperatura, ci controllano la pressione e la saturazione dell’ossigeno, oltre a indossare continuamente la mascherina. E poi, cosa importante, facciamo tamponi e test sierologici ogni 15 giorni. Per cui abbiamo ripreso, ma la cosa è difficile».
Una ripresa che comunque sarà momentanea: «Ripartiamo raccordandoci dov’eravamo rimasti – annuncia l’attore – Chiuderemo queste storie e poi riprenderemo tra ottobre e novembre per raccontare (quasi) in contemporanea la realtà». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino