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Il pubblico femminile. Se nella prima fase, con la forte presenza degli uomini a casa, le donne rappresentavano il 55% del popolo della tv, nella fase 2 la quota è risalita al 58%. Segno che, finita l'emergenza più rigida, sono soprattutto gli uomini a uscire di casa e tocca, ancora una volta, alle donne occuparsi di bambini e ragazzi 'orfanì della scuola e delle attività ludiche e sportive di gruppo. E non è un caso, quindi, se nella prima fase - sempre stando alle analisi dello Studio Frasi - quasi la metà (46%) del tempo dedicato da bambine e bambini alla tv è stato condiviso dalla mamme (tecnicamente da una donna di età superiore ai 35 anni), mentre la co-visione con i papà (uomini di analoga fascia di età) ha toccato al massimo la punta del 42% nella settimana tra il 9 e il 14 aprile è oggi scesa al 35%, mentre la co-visione con mamme, nonne o comunque con donne over 35 è ancora adesso al 42%. In ogni caso si tratta di valori tutti in aumento rispetto agli stessi giorni del 2019. Pur essendo lo zoccolo duro del pubblico tv, le donne hanno però modificato le proprie scelte, in termini di canali e di programmi, forse anche a causa delle modifiche di palinsesto legate alle restrizioni da pandemia. Se infatti tra il 4 e il 31 maggio 2019 la rete più seguita dal pubblico femminile (+15 anni) era stata Canale 5, ora è Rai1, con 1,1 milioni (+73mila donne nel giorno medio, -68mila per l'ammiraglia Mediaset).
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E se nella Fase 1 tutte le generaliste avevano il segno più, adesso anche Rai2 perde qualcosa in termini di target femminile (-28mila).
Il Mattino