È noto al pubblico televisivo come il figlio di Rosy Abate, la fiction televisiva targata Mediaset, ma Vittorio Magazzù ha iniziato dal teatro. A Verissimo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Leggi anche > Christian Vieri e Costanza Caracciolo, battute e siparietti a Verissimo: «Un mese fa abbiamo quasi divorziato»
«Io sono la pecora nera della famiglia, sono tutti avvocati. Anche il cane fa giurisprudenza». Il 22enne però ha compreso presto che avrebbe dovuto rinunciare alla toga per essere felice: «Facevo teatro al liceo, tragedie greche a Siracusa. Ho capito che la passione poteva diventare un lavoro quando la gente esterna mi diceva che ero bravo». Su di lui la collega e compagna sul set Giulia Michelini ha spiegato: «Come si dice a Napoli ha la caz***ma».
Poi il capitolo che riguarda il padre. «A sei anni e mezzo ho trovato papà, non lo conoscevo. Giocavo a calcetto e a un certo punto vedevo che una figura maschile veniva a prendere tutti i miei compagni». Non restava che chiedere alla mamma spiegazioni: «'Dimmi la verità papà è morto' le dissi e lei 'No, perché?' 'Perché solo i morti non chiamano mai'».
L'incontro con il genitore è avvenuto subito dopo: «La prima cosa che ho chiesto a mio padre è stata 'Vuoi giocare a pallone?'». Sul set interpreta il ruolo di un figlio separato dalla madre Rosy Abate e svela: «Nel finale morirà uno dei protagonisti. Nessuno si salva». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino