AfroNapoli, rissa dopo la partita, pestati e insultati: «Negri di m.....». Il presidente: intervengano Fsc e Figc

AfroNapoli, rissa dopo la partita, pestati e insultati: «Negri di m.....». Il presidente: intervengano Fsc e Figc
NAPOLI, 23 MAR - Gravi episodi di razzismo ai danni dell'Afro- Napoli, la squadra di calcio interetnica, durante una partita, lunedì scorso, su un campo nel quartiere...

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NAPOLI, 23 MAR - Gravi episodi di razzismo ai danni dell'Afro- Napoli, la squadra di calcio interetnica, durante una partita, lunedì scorso, su un campo nel quartiere Chiaiano del capoluogo partenopeo: a denunciarlo è la Gesco, gruppo di imprese sociali a cui fa capo la squadra. Il presidente della Afro- Napoli, Antonio Gargiulo, chiede l'intervento di Fsc e della Figc. Secondo quanto riferisce una nota, la partita si è trasformata da una gara di calcio a una gara di insulti: uno dei calciatori, Adam, ragazzo ivoriano cresciuto a Napoli, è stato chiamato «negro di merda». Lui ha segnalato l'episodio all'arbitro. La situazione è poi precipitata, con aggressioni e calci, anche in faccia, com'è accaduto a un ragazzo ucraino. Nella nota si parla anche di minacce, con un coltello, e di bandierine usate come spranghe: un altro dei calciatori dell'Afro- Napoli, è stato costretto a ricorrere alle cure mediche. «Si è trattato di una vera e propria aggressione dettata dall'odio razziale camuffato da sport - afferma Antonio Gargiulo - Come organizzazione aspettiamo il referto arbitrale, chiedendoci come sia possibile che certi personaggi sono presenti nel mondo dello sport, ed ancor di più in un campionato amatoriale. Come possano addirittura avere spazio nel campionato federale militando in seconda categoria. Ci chiediamo come l'FCS e, a questo punto, anche la FIGC, vogliano prendere le distanze dalle culture e dai comportamenti medievali di personaggi dai conclamati valori razzisti e antisportivi. Attendiamo fiduciosi le decisioni degli organi competenti». «Intanto - assicura Gargiulo - continueremo ad andare avanti sempre a testa alta credendo nel nostro progetto e nei nostri ragazzi, nei valori che trasmettiamo e nella voglia di lottare e vincere, sia dentro che fuori dal campo».
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Il Mattino