Un dispositivo infarcito di risse e aggressioni agli ufficiali di gara. È quello pubblicato dal giudice sportivo territoriale in merito alle gare dello scorso weekend...
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Nel girone G, un atleta di una compagine nocerina è stato squalificato fino al 14 agosto 2020. Stando a quanto riporta il dispositivo, dopo aver subito un’espulsione per ingiurie all’arbitro, prima di uscire dal terreno di gioco avrebbe colpito l’ufficiale di gara con un forte pugno all’altezza di un orecchio, provocandogli uno stato di stordimento tale da non poter più proseguire nella direzione di gara e, in seguito, a farsi refertare in una struttura sanitaria. I dirigenti del club nocerino, pur condannando il gesto del loro tesserato, hanno accusato l’arbitro di non aver interrotto il gioco, come impone il regolamento, nel momento in cui il loro portiere era rimasto a terra dopo uno scontro fortuito, di fatto consentendo alla squadra avversaria di andare in gol. Oltre alla maxi-squalifica al tesserato, la società nocerina ha subito la sconfitta per 3-0 a tavolino.
Due gli episodi nel girone H. Il primo riguarda un atleta di una formazione irnina ha subito la squalifica di un anno perché, secondo quanto pubblicato nel dispositivo del giudice sportivo, avrebbe minacciato e colpito violentemente al petto l’arbitro dopo la concessione di un calcio di rigore.
Infine, per quanto concerne la gara Cava2000-Cetara - ancora girone H - sospesa per rissa nei minuti di recupero della ripresa, il giudice ha punito con sconfitta a tavolino entrambe le società, infliggendo contestualmente un’ammenda di 160 euro al Cava2000 e di 230 euro al Cetara, club punito anche con l’obbligo di disputa a porte chiuse delle prossime tre gare casalinghe. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino