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Quell'anno Hirving Lozano concluse il campionato con 18 gol. Cifre lontane da quando è approdato in Italia (un massimo di 11 gol nella sua seconda stagione in azzurro, sotto Gattuso) e che lanciarono il messicano nel firmamento del calcio europeo. Il Chucky giocava nel Psv in Eredivisie, il massimo campionato olandese. Per lui fu un ottimo anno, per la squadra meno visto che fu battuta dagli eterni rivali dell'Ajax nella classifica finale, 86 punti contro 83. Ma Lozano si tolse lo sfizio di firmare un gol nel netto 3-0 che la storica squadra di Eindhoven rifilò ai campioni dei Paesi Bassi. Del resto Hirving il campionato lo aveva vinto l'anno precedente, al suo arrivo in Europa, contribuendo con 17 gol.
Atmosfera e ritmi che quindi Lozano conosce bene. E domani sera dovrebbe partire titolare nell'ormai infinita alternanza con Matteo Politano, con cui condivide la fascia destra del Napoli (ma ogni tanto Lozano è stato dirottato anche a sinistra, cosa mai successa all'ex romanista).
Sinora nelle sei partite di campionato e in quella di Champions non è riuscito ad andare a rete. Uno dei pochi in questo Napoli diventato una vera cooperativa del gol, con ben 11 giocatori a segno. Per il 27enne attaccante anche un solo assist. Insomma un inizio non proprio scoppiettante, dal punto di vista statistico ma anche della qualità. Un trend che Lozano in questo mese prima della sosta mondiale tenterà di invertire. Visto che Hirving è uno dei soli sei azzurri che poi partirà per il Qatar.
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