I premilinari? Ai napoletani «piacciono»

I premilinari? Ai napoletani «piacciono»
Missione compiuta: d'ora in avanti la parola preliminari a Napoli non sarà mai più collegata, mai più, alla faccia di Maggio e Britos bensì al...

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Missione compiuta: d'ora in avanti la parola preliminari a Napoli non sarà mai più collegata, mai più, alla faccia di Maggio e Britos bensì al destro e al sinistro di Insigne che con un gol meraviglioso mette la firma sulla vittoria del Napoli in Costa Azzurra e da napoletano porta per mano squadra e città dritte dritte ai gironi di Champions League. È un gran bel passo in avanti no? A maggior ragione se si considera che le statistiche erano tutte a sfavore. Non solo e non tanto per la circostanza in virtù della quale, come è noto, i maschi non tengono mai in gran conto proprio come concetto i preliminari proprio quanto perché a parte i rossoneri del Milan, negli ultimi otto anni nessuna squadra italiana era riuscita a superare lo scoglio dei play off di Champions League.

 


Nemmeno il Napoli di Rafa Benitez, tanto per intenderci. Stavolta però, complici pure il risultato favorevole dell'andata e l'esperienza infausta del ritorno di tre anni fa al San Mames, le cose sono andate diversamente. Oddio, nel primo tempo più di un brivido ha percorso le schiene dei tifosi azzurri e quella che doveva essere una passeggiata iniziava a sembrare una salita senza il freno a mano a Montevergine. Non perché il Nizza si sia reso pericoloso, eh, quanto perché pur avendo provato a menarla nel sette da tutte le angolazioni possibili e immaginabili dell'Allianz Riviera la porta di Cardinale pareva stregata. E lo stesso Cardinale pareva stregato tanto che sembrava un portiere vero e non un figurante assoldato a un casting di X-Factor come invece accaduto all'andata. Uscite, parate, mazzo. Una cosa inaudita. Fortunatamente però nel secondo tempo a risolvere la situazione ci ha pensato quel sant'uomo del capitano. Visto che a nessuno riusciva di mettere una palla buona in mezzo all'area, infatti, Hamsik ha preso un pallone, reso grazie, lo ha toccato, lo ha dato ai suoi discepoli e ha detto: Questo è il mio assist, offerto in sacrificio per voi. E quel bravo ragazzo pio di Callejon non se l'è fatto ripetere due volte, ha preso il pallone e l'ha schiaffato nella rezza. Da quel momento, altro che calcio champagne, i francesi hanno capito che per fare le bollicine non ci vuole l'uva bianca di Chardonnay ma il pepe ncul di Frattamaggiore che dopo l'ennesima partita da gregario ha realizzato pure il gol della schiacciante vittoria azzurra. A proposito di cose sfiatate, ma perché poi Balotelli non è venuto più?
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Il Mattino