L'Atalanta si rilancia in chiave secondo posto piegando un coriaceo e ben messo in campo Bologna, e ancora una volta “gol freschi” arrivano dalla panchina. E'...
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Niente turnover per l'Atalanta che schiera la formazione migliore possibile nonostante ci sia Il Milan di Pioli sullo sfondo (venerdì sera). In campo in difesa anche i diffidati Djimsiti e Toloi. Nel primo tempo pochi spunti sulle corsie laterali per l'Atalanta che costruisce comunque una succulenta palla gol con il solito inserimento offensivo di Pasalic. E' il Bologna, però, molto ben organizzato, che limita la forza d'urto offensiva dell'Atalanta e ci prova anche di più dei nerazzurri grazie alla verve di Musa Barrow, grande ex della partita e al buon lavoro in mezzo al campo dei mediani. La partita è intensa ma poco emozionante. La tensione più che in campo si avverte in panchina, soprattutto poco dopo la mezz'ora, quando si accende una polemica tra Gasperini e Mihajlovic e l'arbitro interviene con un doppio cartellino: giallo per Sinisa e rosso per Gasp che esce dal campo furente. A scaldare il match ci pensa l'ex di turno, Musa Barrow che su punizione scuote la traversa regalando l'ultimo brivido dei primi 45'. E' una sfida che non decolla, con ritmi buoni, ma non dirompenti e poche idee sulla trequarti. In casa nerazzurra Zapata davanti è una minaccia costante per le retrovie rossoblù. Primo tempo sottotono invece del Papu Gomez. Nel secondo tempo Gasperini non perde un attimo per provare a vincerla e sfodera l'artiglieria: fuori Pasalic e dentro Muriel a formare il tridente con Gomez e Zapata. Ed è una prodezza di Skorupski a negare il gol a Muriel appena entrato. Alla seconda palla buona il colombiano non perdona e si conferma il subentrante d'oro della serie A siglando l'undicesimo gol partendo dalla panchina. Poi l'Atalanta sfiora il raddoppio e gestisce nel finale. L'unica nota stonata: l'uscita per infortunio di Palomino e Djimsiti i due difensori centrali.
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Il Mattino