Atalanta, Gasperini: «Contro la Juventus vedremo chi siamo»

Atalanta, Gasperini: «Contro la Juventus vedremo chi siamo»
«Che la Juve possa fermare l'Atalanta è abbastanza scontato, se non fossimo in un buon momento si parlerebbe di pronostico chiuso. Loro arrivano da una brutta...

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«Che la Juve possa fermare l'Atalanta è abbastanza scontato, se non fossimo in un buon momento si parlerebbe di pronostico chiuso. Loro arrivano da una brutta sconfitta, saranno attenti e concentrati: non avranno in testa il derby, la Champions o la Roma». Gian Piero Gasperini non si fa illusioni alla vigilia del big match del sabato sera a Torino contro la capolista, nonostante le otto vittorie nelle ultime nove partite di campionato. «Avremo di fronte la squadra più forte, tutte queste difficoltà per qualche sconfitta imprevista o per gli infortunati io non le vedo - dice il tecnico nerazzurro alla vigilia della partita contro la Juventus -. Magari qualcuno spera che inciampi per riaprire il campionato e ci sono speranze in tale senso anche su di noi. Per Allegri parlano i numeri, che alla fine nel calcio sono la cosa più importante». Un confronto per misurare i limiti dei bergamaschi, privi dello squalificato Gagliardini e degli indisponibili Berisha, Cabezas, Konko e Paloschi: «Mi dispiace per Gagliardini perché per lui era una platea importante, ma a questo punto della stagione tutti per un motivo o per l'altro lamentano qualche assenza. Caldara ha avuto un piccolo problema, D'Alessandro ha preso una botta col Pescara: verificheremo, c'è ancora la rifinitura di sabato mattina».


L'impegno di Coppa Italia di mercoledì, che ha visto impegnate le seconde linee più i Primavera Bastoni, Capone e Latte, ha complicato la programmazione delle sessioni sul campo: «Non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, oggi è il primo vero allenamento al completo - spiega Gasperini -. L'obiettivo è misurarci con i migliori per vedere a che punto siamo, quanto riusciremo a contrastarli. Non siamo gente abituata ai proclami, quindi non diremo mai che è una partita scudetto o roba del genere». Gasperini in cuor suo spera di rinverdire i fasti dell'allievo Juric, che domenica ha steso i bianconeri: «È stato un Genoa straordinario, aiutato dal pubblico di Marassi: è andato subito in vantaggio e poi ha affondato i colpi. Allo Juventus Stadium sarà tutto un'altra storia». I nerazzurri non vincono lo scontro diretto con la Juve dal 22 gennaio 1989, Mondonico in panchina ed Evair match winner: «A Torino con la Juve ho sempre perso, gli stimoli per fare bella figura sono tanti. Loro possono battere qualsiasi squadra importante in Europa e ovviamente anche noi. Se c'è qualcosa che ho imparato crescendo in quel settore giovanile e tornandoci come allenatore, è che chi ci gioca contro lo fa alla morte: escludo che ci sottovalutino». A Bergamo il pubblico crede nel sogno chiamato Europa: «Quello che stanno vivendo la città e i tifosi ci dà molto orgoglio, ma continuiamo lo stesso a vivere coi piedi per terra - obietta Gasperini -. Siamo alla quindicesima giornata, non è il momento di fare calcoli o tabelle».
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Il Mattino