L'impegno di Coppa Italia di mercoledì, che ha visto impegnate le seconde linee più i Primavera Bastoni, Capone e Latte, ha complicato la programmazione delle sessioni sul campo: «Non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, oggi è il primo vero allenamento al completo - spiega Gasperini -. L'obiettivo è misurarci con i migliori per vedere a che punto siamo, quanto riusciremo a contrastarli. Non siamo gente abituata ai proclami, quindi non diremo mai che è una partita scudetto o roba del genere». Gasperini in cuor suo spera di rinverdire i fasti dell'allievo Juric, che domenica ha steso i bianconeri: «È stato un Genoa straordinario, aiutato dal pubblico di Marassi: è andato subito in vantaggio e poi ha affondato i colpi. Allo Juventus Stadium sarà tutto un'altra storia». I nerazzurri non vincono lo scontro diretto con la Juve dal 22 gennaio 1989, Mondonico in panchina ed Evair match winner: «A Torino con la Juve ho sempre perso, gli stimoli per fare bella figura sono tanti.
Loro possono battere qualsiasi squadra importante in Europa e ovviamente anche noi. Se c'è qualcosa che ho imparato crescendo in quel settore giovanile e tornandoci come allenatore, è che chi ci gioca contro lo fa alla morte: escludo che ci sottovalutino». A Bergamo il pubblico crede nel sogno chiamato Europa: «Quello che stanno vivendo la città e i tifosi ci dà molto orgoglio, ma continuiamo lo stesso a vivere coi piedi per terra - obietta Gasperini -. Siamo alla quindicesima giornata, non è il momento di fare calcoli o tabelle».