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Il Napoli ha migliaia di tifosi sparsi per il mondo. Dalla scorsa estate ne ha quattro in più in tre diversi continenti, che non hanno dimenticato i trascorsi azzurri. Per Insigne, Mertens, Ghoulam e Koulibaly il più grande rammarico è stato quello di non aver vinto lo scudetto nei tanti anni passati sotto il Vesuvio. Questo potrebbe essere l'anno giusto per il Napoli? Anche loro ci credono.
A partire da Dries Mertens, la cui partenza tanti rimpianti ha suscitato a Napoi tra i nostalgici tifosi. Una storia d'amore mai interrotta, anzi rinsaldata anche a distanza. «What a night», che notte. Con tanto di foto degli ex compagni che vanno a festeggiare davanti ai loro tifosi. Ha scritto Mertens su Instagram dopo la vittoria di Bergamo contro l'Atalanta. Proprio lui che firmò lo storico blitz in Lombardia, per 1-0, nell'anno dei 91 punti, con tanto di squadra accolta in aeroporto in tardissima serata per festeggiare. Mertens ha anche giocato ieri nell'ormai suo Galatasaray, in una partita vinta 2-1 conto il Besiktas nel derby di Istanbul (non andando a segno).
Lorenzo Insigne ha invece rilanciato sulle storie di Instagram quella della pagina ufficiale del Napoli con l'abbraccio dei giocatori.
Kalidou Koulibaly non sta attraversando un grandissimo momento con il Chelsea. Più volte ha ricordato Napoli e l'amore che lo lega alla città e ai tifosi. Ieri però il Chelsea ha giocato e perso il derby londinese con l'Arsenal per 1-0 e il senegalese, reduce da un infortunio, è rimasto in panchina.
Altro ex azzurro che non è in un gran momento è Fabian Ruiz, approdato al Paris Saint Germain che potrebbe incrociare il Napoli agli ottavi o più in là nel cammino Champions. Lo spagnolo è infortunato e rischia fortemente di saltare anche il Mondiale in Qatar. Anche per lui silenzio sui social, ma Napoli nel cuore in ogni sua intervista, magari anche con qualche puntina di veleno per i rapporti con la società negli ultimi tempi.
Storia del Napoli rilanciata anche da Faouzi Ghoulam. L'algerino è rimasto senza squadra. Anche lui però è rimasto attaccato visceralmente alla città partenopea.
In silenzio, dopo i saluti per i suoi quattro anni in città, David Ospina, passato al Al Nassr.
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