Gli Slam restano indigesti a Zverev, saluta anche la Halep

Gli Slam restano indigesti a Zverev, saluta anche la Halep
Ancora una volta saluta in anticipo. I tornei dello Slam continuano ad essere indigesti ad Alexander Zverev. Il 21enne tedesco, testa di serie numero 4, è uscito di scena...

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Ancora una volta saluta in anticipo. I tornei dello Slam continuano ad essere indigesti ad Alexander Zverev. Il 21enne tedesco, testa di serie numero 4, è uscito di scena agli ottavi di finale degli Australian Open, sconfitto in tre set da un ritrovato Milos Raonic: 6-1 6-1 7-6 (5) l’eloquente punteggio in favore del canadese 16esima testa di serie tra urlacci e racchette disintegrate. E’ stata una partita praticamente senza storia per i primi due, poi quando Zverev nel terzo si svegliato ormai era troppo tardi. I quarti raggiunti lo scorso anno al Roland Garros restano dunque il miglior risultato in uno Slam per Zvevev, troppo poco per uno che ha invece ha conquistato le Atp Finals di Londra nel novembre scorso oltre a tre Masters 1000. Insomma, il lavoro di Ivan Lendl, che siede nel box del ragazzone di Amburgo, ancora non ha dato i frutti sperati.


Promosso ai quarti Novak Djokovic, che ha però avuto il suo bel da fare per superare la resistenza del Next Gen russ Daniil Medvedevm 15esima testa di serie: 6-4 6-7 (5) 6-2 6-3 per il numero uno che nel terzo set, sul 2-1 per il rivale, ha dovuto annullare due pericolose palle break. Da quel momento però l'inerzia della sfida è stata tutta a favore del serbo.

Maratona di oltre 5 ore tra Kei Nishikori, ottava testa di serie, e Pablo Carreno Busta: 6-7 (8) 4-6 7-6 (4) 6-4 7-6 (10-8) per il giapponese. Nel tiebreak decisivo, sul punteggio di 8-5 per lo spagnolo, una chiamata dell'arbitro australiano Tom Sweeney ha fatto molto discutere molto. Carreno ha protestato e alla fine del tiebreak perso 10-8 non ha stretto la mano all’arbitro. La palla di Carreno era rimbalzata sul nastro, quindi era finita sulla riga nel campo di Nishikori che ha colpito e trovato il vincente con Carreno Busta che stava correndo dalla parte opposta ed era dunque impossibilitato a raggiungerla. Il giudice di linea aveva chiama out la palla di Carreno un istante dopo il colpo vincente di Nishikori. Carreno ha chiesto di ripetere il punto, ma Sweeney gli ha spiegato che il punto sarebbe comunque andato a Nishikori.

Il torneo femminile saluta la numero uno del mondo, ma non si può certo parlare di sorpresa. A eliminare Simona Halep, finalista 12 mesi fa, negli ottavi infatti è stata Serena Williams, sedicesima testa di serie che a Melbourne vanta sette titoli. Quando lo speaker ha chiamato la numero uno all'ingresso della Rod Laver Arena è usicta Serena. E' stato comunque un bel matcL 6-1 4-6 6-4 per la 37enne statunitense, che ha centrato il break decisivo nel terzo e decisivo parziale al settimo game. La differenza l'hanno fatti i vincenti: 44 per la Williams, 24 per la rumena. Nei quarti Serena affronterà Karolina Pliskova, testa di serie numero 7, che ha travolto la spagnola Garbine Muguruza, diciottesima testa di serie: 6-3 6-1. La ceca, ancora a caccia del suo primo trofeo Major (ha perso una finale agli US Open 2016), ha conquistato così per la terza volta consecutiva un posto tra le "last eight" a Melbourne.

Seconda rimonta consecutiva per la regina degli US Open: Naomi Osaka, numero 4 del seeding, ha sconfitto la lettone Anastasija Sevastova, 13esima testa di serie: 4-6 6-3 6-4 per la giapponese, che nei quarti troverà la campionessa in carica di Roma Elina Svitolina. L'ucraina, testa di serie numero 6, ha eliminato con il punteggio di 6-2 1-6 6-1 la statunitense Madison Keys, testa di serie numero 17.

Gli altri due quarti femminili, quelli della metà bassa del tabellone, sono Kvitova-Barty e Pavlyuchenkova-Collins.









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Il Mattino