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AVELLINO Vedere un derby del genere fa bene a chi ama il calcio. È vero che alla fine Avellino e Juve Stabia si dividono il punto e non segnano ma dimostrano di poter, senza dubbio, essere protagoniste al vertice del girone C. Identità precise, qualità dei singoli, ritmi intensi e diverse occasioni per parte rendono i novanta minuti vibranti e pieni di colpi di scena da entrambe le parti.
Braglia non cambia il suo 3-5-2 e si affida a Maniero e Fella in attacco.
Stessa scena sul fronte opposto (36’) ancora Tito per Maniero, di poco fuori. Il finale del primo tempo è un monologo biancoverde. Fella (43’) becca in pieno la traversa servito da un De Francesco in netta crescita, due minuti dopo Maniero, sempre lui, si divora una occasione di platino, a tu per tu con Tomei.
Nella ripresa l’equilibrio è maggiore, tanto ritmo, manovra veloce e continui capovolgimenti di fronte con Tito, imprevedibile ed incontenibile, e Golfo che in velocità brucia spesso gli avversari. Proprio lui potrebbe sbloccarla (69’): punizione velenosa deviata da super Fella in versione difensore che salva. Allo scadere ancora Forte (88’) abbassa la saracinesca su Scaccabarozzi.
Il Mattino