Se e quando si tornerà o meno a giocare in Lega Pro è tutto da decidere, ma qualsiasi cosa succederà in futuro è chiaro che l'Avellino targato...
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Il pallino di Angelo Antonio D'Agostino resta Pierpaolo Marino a cui l'imprenditore di Montefalcione ha fatto la prima telefonata. La risposta è stata un secco no grazie, senza nessun tipo di remora, unito alla volontà di dare comunque una mano al club biancoverde. Per Enzo De Vito lo scenario è diverso. A Parma ha un ruolo prestigioso di responsabile dello scouting, è il braccio destro di Daniele Faggiano ed è lanciatissimo oramai nel calcio che conta. Ma una proposta precisa e dettagliata da D'Agostino l'ex direttore ai tempi di Taccone non l'ha mai avuta, solo qualche chiacchiera informale al cellulare. Se arrivasse una offerta insomma non si può escludere che sarebbe se non altro presa in esame da De Vito che dentro di sé desidererebbe eccome rivedere l'Avellino in quella serie B conquistata grazie alla promozione del 2013. Tra le altre figure da definire c'è quella di Filippo Polcino, sempre più lontano da Avellino e pronto ad intraprendere una nuova avventura nel campo del marketing con una agenzia, e quella dell'avvocato Teodoro Reppucci, braccio destro di D'Agostino che potrebbe avere appunto un ruolo in società.
Questo capitolo appare più chiaro. Al di là di chi sarà il digì e il diesse, Eziolino Capuano, che ha un altro anno di contratto, sarà di nuovo sulla panchina dell'Avellino. Lo ha meritato sul campo con i risultati ottenuti, lo vuole a gran voce la piazza che ha stregato, lo desidera naturalmente lui che in Irpinia vuole aprire un ciclo. Anche in questo caso la dead line fissata non va oltre i primi dieci giorni di maggio, quando la famiglia D'Agostino comincerà, con ogni probabilità, anche ad ufficializzare le prime decisioni. L'Avellino comunque come tutti i club di Lega Pro aspetta di sapere se il campionato finirà oppure no e succederà appunto lunedì 4 maggio, quando è fissata l'assemblea. Il presidente Francesco Ghirelli ha chiarito ancora una volta la situazione, cercando di rassicurare le prime classificate in ogni girone, ovvero Monza, Vicenza e Reggina. Aspettino l'assemblea del 4, formulerà una proposta che consegnerà al Consiglio Federale che poi il 5 maggio deciderà. La mia opinione è che noi siamo a vasi comunicanti con le diverse Leghe, cioè come si sale e come si scende, e non possiamo darla vinta al virus, ma un sistema per riconoscere quello che si è fatto durante il campionato credo che sia il minimo sindacale. Comunque ritengo che anche considerando il vantaggio che hanno possono guardare avanti con fiducia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino