Era un classico, poi è sparito dalla cartina geografica del basket campano. Torna oggi alle 18 al Palamangano il derby Scafati-Napoli, Un match speciale. Entrambe hanno...
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«Sono sincero, in questo momento il derby è solo la prima partita da affrontare – dice Sacripanti -. In carriera ho vissuto tanti derby, so che sono partite a cui i tifosi tengono, ma per ora dobbiamo concentrarci per dare una identità alla squadra. È chiaro che quando si alza la palla a due nessuno vuol perdere. Scafati è un’ottima squadra, con un pacchetto lunghi davvero molto attrezzato».
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Nella conferenza di presentazione, il neop coach azzurro non ha usato il bilancino: «La mia scelta di venire a Napoli può sembrare una pazzia. Provengo da 19 stagioni di fila in A1, ho fatto l’assistent coach in Nazionale e accetto una A2 con una squadra ultima a zero punti. Ma sono stato convinto dal progetto triennale della società, dalla voglia di costruire qualcosa di importante in una città favolosa come Napoli. Di dare un contributo a 360°, anche sul piano organizzativo. È questo che mi ha portato qui. Obiettivo salvezza, voglio lacrime e sangue». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino