Il primo tempo di Danimarca-Belgio sembra non essere mai finito. Quanto meno per Dries Mertens che è rimasto negli spogliatoi del Parken di Copenaghen e da lì non è uscito. È stato l'attaccante del Napoli il primo sacrificato dal ct Martinez nel momento in cui c'è stato da ridisegnare l'asseto del Belgio per recuperare la partita con i padroni di casa.

Al suo posto è entrato De Bruyne - di rientro dopo l'infortunio in finale di Champions - e la stella del City ha messo la sua firma a fuoco sul risultato finale: assist e gol decisivo. Insomma, devastante. Devastante come è stato l'impatto dell'altra attesissima stella del Belgio: Hazard. Con loro due in campo è stata un'altra squadra e domani, quando la squadra sfiderà la Finladia nell'ultima decisiva sfida per aggiudicarsi il primato del gruppo B, il primo dei non eletti potrebbe essere proprio Mertens. Da stella fissa a motore mobile all'interno del cosmo Belgio, anche se per il ct Martinez Dries resta sempre un punto di riferimento. 

La speranza per l'attaccante del Napoli è quella di riuscire a trovare spazio almeno nella ripresa e magari riuscirsi a sbloccare con quel gol che manca tanto in questo Europeo. Sarebbe il modo giusto per ritornare in corsa per una maglia da titolare agli ottavi di finale, quando sì, ogni partita potrebbe essere l'ultima.