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Altri due calciatori positivi nel Benevento. In questo caso però l'esito in qualche modo era previsto, visto che la compagna di uno dei due era risultata già contagiata lo scorso 2 gennaio, mentre l'altro avvertiva sintomi da lunedì ed era in isolamento da allora. Sono quindi cinque i giocatori infettati dal Covid ma stavolta, a differenza dei giorni scorsi, una legittima preoccupazione in vista del match del 13 gennaio contro il Monza esiste: uno dei due è un titolare fisso dello scacchiere di Caserta e appare quantomeno improbabile che riesca a negativizzarsi nel giro di una sola settimana. In totale i tesserati colpiti salgono a 10: oltre ai cinque atleti, ci sono i tre membri dello staff tecnico, un collaboratore esterno e un componente della struttura organizzativa.
A una settimana esatta dal recupero con il Monza, permane quindi l'incertezza sulla ripresa del campionato. La Lega di Serie B tiene monitorata la situazione. Con 17 squadre su 20 (si è aggiunto il Parma con Buffon, rimangono indenni solo Brescia, Perugia e Pordenone) che hanno almeno un calciatore positivo e più della metà di queste che hanno un numero di tesserati pari o superiore a 8 contagiati (inclusi staff tecnici e medici, collaboratori amministrativi e dirigenti), un nuovo rinvio del torneo non è da escludere. Per adesso non c'è alcuna controindicazione al riguardo e una decisione verrà presa solo dopo il 10 gennaio. Questo lo stato dei contagi in B (inclusi non solo i calciatori ma tutti coloro che in qualche modo hanno a che fare con il gruppo squadra): Alessandria 8, Ascoli 8, Benevento 10, Brescia 0, Cittadella 2, Como 4, Cosenza 7, Cremonese 5, Crotone 12, Frosinone 14, Lecce 2, Monza 17, Perugia 0, Pordenone 0, Parma 1, Pisa 5, Reggina 21, Spal 20, Ternana 17, Vicenza 10. I vertici della cadetteria potrebbero optare far disputare almeno i recuperi del 13 gennaio Benevento-Monza e Lecce-Vicenza, ma molto dipenderà dall'andamento dei contagi, dalle guarigioni e dai nuovi positivi.
Nel frattempo Pasquale Foggia sta sondando il terreno per non farsi trovare impreparato in caso di partenza di Moncini. L'identikit dell'eventuale sostituto è già stato tracciato: non si andrà per forza su un centravanti atleticamente prestante, bensì su un attaccante universale in grado di ricoprire più ruoli e di agire sia da prima che da seconda punta, come pure di potersi adattare, in extrema ratio, da esterno in un ipotetico tridente, a prescindere dalla struttura fisica. Per adesso non c'è una pista in particolare ad essere battuta, ma è notorio che il diesse abbia da sempre un debole per Ernesto Torregrossa della Sampdoria. Su Torregrossa, che non sta trovando spazio in blucerchiato, si è fiondato però il Brescia di Inzaghi, altro estimatore dell'attaccante che con le rondinelle ha già giocato (e vinto). La concorrenza è folta perché lo seguono anche Monza e Parma, interessate pure all'altro profilo che Foggia sta attenzionando, e cioè quello di Leonardo Mancuso che ad Empoli, dopo essere partito titolare, è finito in fondo alle gerarchie dietro pure a La Mantia (che non interessa). Il diesse provò già a prenderlo nell'estate 2019 quando il cartellino era di proprietà della Juventus. Sul taccuino di Foggia però c'è un terzo nome, che al momento può essere considerato il più «caldo». Si tratta del brasiliano Diego Farias, che lo scorso 2 dicembre si è svincolato dal Cagliari. A gennaio 2017 è stato vicino al Benevento, ma lo scambio saltò perché il club sannita non volle inserire Letizia nella trattativa (che vedeva coinvolti anche Costa e Pisacane). L'attaccante esterno attualmente è a Soracaba, nello Stato di San Paolo, dove si allena in una palestra allestita in casa per farsi trovare pronto in caso di chiamata. Su di lui ha tentato l'affondo il Parma che tuttavia non ha ancora l'accordo con il procuratore, Mariano Grimaldi. Che è napoletano e Foggia conosce molto bene. La sensazione è che si stia muovendo qualcosa.
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