Benevento, è crisi nera ma Bucchi non rischia

Benevento, è crisi nera ma Bucchi non rischia
Alla terza sconfitta nelle ultime cinque gare, in casa Benevento fioccano gli interrogativi su cosa va e cosa non va. La classifica è tutt'altro che deficitaria (i...

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Alla terza sconfitta nelle ultime cinque gare, in casa Benevento fioccano gli interrogativi su cosa va e cosa non va. La classifica è tutt'altro che deficitaria (i giallorossi con due partite in meno sono virtualmente a due punti dalla vetta) ma la squadra è allergica ai pareggi (solo uno in 9 match, ogni tanto non sarebbe male accontentarsi) e fatica a trovare il bandolo della matassa contro avversari che tendono a chiudersi. Sul banco degli imputati il portiere Puggioni (incappato nel terzo errore decisivo stagionale, ora il pubblico invoca l'impiego del nazionale Under 21 Montipò) e il gioco prevedibile che scaturisce dall'assenza di coralità nella manovra.


Il tecnico Bucchi per adesso non è in discussione, ma deve trovare nuove soluzioni tattiche e l'abito migliore da cucire indosso agli interpreti. Non giocano dalla parte del tecnico la condizione approssimativa di giocatori-chiave tipo Maggio e Nocerino, il rendimento altalenante di top-players della categoria come Viola, Tello e Letizia, il continuo turnover tra i sei attaccanti in un reparto privo di gerarchie consolidate. Tra le note positive l'entusiasmo di una tifoseria da categoria superiore (8438 abbonati valgono il primato in termini di spettatori, sempre ben oltre le 10mila presenze, anche se sabato sono volati i primi fischi). Sabato a Carpi si torna in campo per il riscatto, in attesa di conoscere la data del recupero contro lo Spezia (Bucchi preferirebbe il 19 o il 20 novembre).
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Il Mattino