Luca Caldirola è raggiante dopo la doppietta realizzata, alla prima presenza in Serie A che ha permesso alla «strega» di ottenere i primi tre punti al ritorno...
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Filippo Inzaghi, intanto, è fiero dell'inizio di campionato dei suoi calciatori. «Credo molto in questa squadra, mi è piaciuto l'atteggiamento dei miei ragazzi nonostante l'iniziale svantaggio sia derivato da nostri errori. Abbiamo raggiunto il 70% di possesso palla in casa di una squadra come la Sampdoria, da neopromossa. Volevo che andassimo a giocarcela così, a pressare i blucerchiati nella propria area di rigore. Sarei stato contento anche se avessimo perso perché io sto lavorando su questo tipo di atteggiamento. È chiaro che con questa mentalità possiamo ribaltare questo tipo di situazioni». Il tecnico piacentino, però, resta con i piedi per terra: «Ricevere i complimenti da un allenatore come Ranieri è sempre sinonimo di soddisfazione, ma dobbiamo essere bravi a non illuderci, il percorso è ancora lungo. Non siamo più in Serie B, appena sbagliamo un disimpegno ci fanno gol». L'ex tecnico del Bologna sottolinea anche come si ricordi solamente dei momenti negativi: «Sono molto fatalista, se non avessi fallito a Bologna magari non avrei ottenuto i record della passata stagione. È meno facile ricordare Venezia oppure l'anno scorso, dove ho ottenuto grandi risultati. Penso di essere me stesso, di continuare a crescere anche fra venti anni. Per me allenare in Lega Pro, Serie B o in Serie A è uguale. Sono contento per i miei ragazzi, è chiaro che giocare in stadi come questo di oggi è motivo di orgoglio per i ragazzi, che lo calcano per la prima volta. A me il calcio ha già dato tanto. Io e la dirigenza siamo orgogliosi di questi calciatori, che vengono a giocarsi la partita con intraprendenza. Cerco di insegnargli tutto quello che il calcio mi ha dato. Le fortune degli allenatori la fanno i giocatori - afferma - altrimenti un allenatore che conquista la Champions League la vincerebbe ogni anno e non verrebbe mai esonerato. Non voglio vendere il fatto di giocare nella metà campo avversaria, altrimenti prenderei quattro gol e mi prenderei solamente gli elogi. Devo fare il meglio con i giocatori che ho, cercando di mettere in campo la squadra che fa rendere i singoli al meglio. So dove mi trovo e non mi illudo di chiedere i calciatori più forti». Sulla partita della settimana prossima, contro il Bologna, l'ex bomber rossonero si esprime con riconoscenza: «Di Bologna posso parlare solamente bene, sono i primi a farmi i complimenti dopo ogni vittoria. Sarà una partita come le altre, in cui cercheremo di ottenere punti per il raggiungimento del nostro obiettivo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino