Diciassette punti di vantaggio sulle più dirette inseguitrici a quindici giornate dal termine della regular-season rappresentano un vantaggio abissale. Un record che tiene...
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LE SOLUZIONI
Quando Inzaghi sostiene di non essere preoccupato per le assenze lo fa a ragion veduta, e non certo per usare parole di circostanza. Lo afferma nella convinzione di avere a disposizione un gruppo di una compattezza disarmante e dal valore inestimabile in termini di solidità, qualità, lungimiranza ed esperienza. Positive le prove di Barba e Moncini, entrambi all'esordio dall'inizio: hanno dimostrato di essere già pienamente integrati nel telaio di SuperPippo. Insigne ha ripreso ad essere incisivo e decisivo, Letizia, Schiattarella e Hetemaj una spanna sopra tutti. Geniale l'intuizione di Del Pinto da terzino destro nel concitato finale. Un Benevento che è abituato anche a soffrire, come accaduto in altre situazioni con l'uomo in meno (vedi le sfide con Juve Stabia, Spezia, Perugia) e che sa venire a capo anche di partite «sporche», quelle in cui non bastano solo tecnica e palleggio, ma occorre soprattutto l'attitudine alla battaglia. Ora sotto con il prossimo avversario, cioè il Pordenone vice-capolista fino a qualche giorno fa. Inzaghi sarà costretto nuovamente a fare la conta dei disponibili: il giudice sportivo oggi squalificherà Schiattarella per cumulo e Volta per il rosso rimediato in Calabria, scontati anche forfait di Antei e Kragl. Rimangono sotto stretta osservazione i vari acciaccati, da Tello a Tuia fino a Vokic e a Gyamfi, andato ad affollare l'infermeria poche ore prima della gara di Cosenza. Questi ultimi tre potrebbero tornare disponibili, più difficile per il colombiano.
LA PREPARAZIONE
Il tecnico piacentino terrà monitorati i loro progressi e poi deciderà, di comune accordo con lo staff medico. Dopo la seduta defaticante di ieri, questo pomeriggio riprende la preparazione vera e propria. A compensare le defezioni, i sicuri rientri di Maggio e Improta dopo il turno di stop. Senza Schiattarella, l'ipotesi del ritorno al 4-4-2 stavolta è più che concreta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino