Benevento, parte l'era Agostinelli: rinnovo in caso di salvezza

Tour allo stadio poi il primo faccia a faccia con i giocatori

Andrea Agostinelli con Oreste Vigorito
Da Cannavaro a Stellone, ovvero dalla padella alla brace. Ora tocca ad Agostinelli, nella speranza che non si finisca direttamente nel «forno crematorio». Il Benevento...

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Da Cannavaro a Stellone, ovvero dalla padella alla brace. Ora tocca ad Agostinelli, nella speranza che non si finisca direttamente nel «forno crematorio». Il Benevento è con un piede e mezzo in serie C e quel po' di ossigeno che lo tiene in vita è alimentato dalla matematica. Il disastro in progressione del tecnico dimissionario è certificato dai numeri: 9 partite, una sola vittoria, 4 reti realizzate e 12 incassate (di cui 11 rimediate nelle ultime 6 gare), 5 punti collezionati per una media di 0,55 a fronte dello 0,94 di Cannavaro e di 1,17 di Caserta.

Il suo ingaggio si è rivelato una vera e propria sciagura. Stellone è arrivato predicando un calcio pragmatico e promettendo cose semplici, va via dopo non aver mai messo in campo lo stesso modulo e la stessa formazione per due gare di fila e dopo aver compiuto anche scelte cervellotiche come Foulon terzino destro, Jureskin e Karic rifinitori, Letizia braccetto e Tello esterno alto di centrocampo. Inoltre la «fissa» di non passarsi il pallone ma di lanciarlo in avanti: un credo ripetuto come un mantra a una squadra già sotto terra fino a mandarla in totale confusione. E per chiudere il clamoroso dietrofront su Glik, che sarebbe stato prima informato che avrebbe giocato titolare con la Spal e poi tenuto fuori senza fornire però spiegazioni plausibili.

Ieri è stata la giornata di Andrea Agostinelli. Dopo l'idea poi subito accantonata di richiamare Caserta (che non aveva risposto al primo tentativo di contatto telefonico da parte del club giallorosso, il quale pertanto ha cambiato obiettivo), Oreste Vigorito ha optato per il tecnico del Gudja United, squadra di prima divisione maltese, che si è immediatamente dimesso dalla società d'appartenenza ma al momento non è stato ancora ufficializzato perché in attesa del transfert internazionale. Dopo un po' di anni da opinionista tv, Agostinelli ha ritrovato una panchina a luglio dello scorso anno, essendo stato fermo per oltre tre anni dopo l'esperienza nella Repubblica Democratica del Congo con la squadra della capitale, il Motema Pembe di Kinshasa. In precedenza aveva accumulato esperienza in Albania con il Partizan Tirana e lo Skenderbeu di Coriza. Ultima apparizione in Italia nel 2013 al Varese in serie B come sostituto di Castori senza per centrare l'obiettivo playoff. Tre anni prima, sempre in cadetteria, non era riuscito a salvare il Portogruaro dalla retrocessione in C, subentrando a Fabio Viviani. In carriera ha allenato anche Lodigiani, Latina, Astrea (una retrocessione in D e una promozione in C2 l'anno dopo, con vittoria della Coppa Italia Dilettanti), Mantova, Pistoiese (promozione dalla C1 alla B), Ternana, Piacenza (retrocessione dalla A alla B), Napoli, Crotone, Triestina (una salvezza in B) e Salernitana (esonerato nonostante fosse al primo posto in C1 a +4 sulla seconda).

Agostinelli è atterrato ieri a Capodichino con un volo proveniente da La Valletta e ha raggiunto in taxi l'ufficio del patron giallorosso Oreste Vigorito. Dopo una chiacchierata, i due sono andati e pranzo e subito dopo sono partiti insieme alla volta di Benevento. Hanno raggiunto lo stadio «Ciro Vigorito» qualche minuto dopo le 15. Il tecnico è stato accompagnato nel consueto giro degli spogliatoi dal club manager Alessandro Cilento e a seguire ha incontrato i calciatori, che si erano allenati in mattinata agli ordini di Dagoberto Carbone e del preparatore atletico Aldo Reale, collaboratori di Stellone ma interni al club sannita (solo palestra e terapie per Schiattarella, che oltre ai soliti problemi al ginocchio lamenta fastidi a una caviglia). Seduta di scarico per i titolari contro la Spal e ordinaria ma senza tattica per tutti gli altri.


Agostinelli nel pomeriggio si è intrattenuto in fitti colloqui soprattutto con i senatori della rosa giallorossa: gli ultimi a lasciare lo stadio sono stati Glik, Improta e Paleari, e a seguire Letizia, Schiattarella e Ciano. Nel frattempo il nuovo tecnico della «Strega» ha già l'accordo economico con il presidente Vigorito: non appena da Malta arriverà la documentazione, firmerà il contratto che lo legherà ai giallorossi fino al 30 giugno, con opzione di rinnovo automatico per un anno in caso di salvezza. Oggi il nuovo driver, transfert permettendo, dirigerà la prima sgambatura dei giallorossi.
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Il Mattino