Benevento, trappola per Belotti «No al bel gesto di De Laurentiis»

Benevento, trappola per Belotti «No al bel gesto di De Laurentiis»
BENEVENTO. Antei e Iemmello subito in campo, Memushaj forse. Aspettando il Toro, Marco Baroni bandisce la pretattica e scopre le sue carte, probabilmente anche per i vari...

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BENEVENTO. Antei e Iemmello subito in campo, Memushaj forse. Aspettando il Toro, Marco Baroni bandisce la pretattica e scopre le sue carte, probabilmente anche per i vari acciacchi dei reduci dalle varie nazionali (Puscas e Armenteros su tutti) e i problemi fisici che Costa e Lombardi stanno ancora smaltendo. «Quella granata è una squadra di rango, veloce e tecnica sulle fasce - spiega il tecnico - che può contare su uno come Belotti, centravanti azzurro che sa come fare la differenza e che si assortisce alla perfezione con diversi altri talenti italiani e stranieri (come, ad esempio, Iago Falque, Liajic, Niang, Berenguer, Baselli e Barreca ndr)».


Mister 100 milioni (tanto è stato valutato dal presidente Urbano Cairo) spaventa non solo per la stazza, ma anche per la capacità di vedere la porta da ogni posizione: Baroni, che in queste due settimane ha lavorato molto sulla fase difensiva per ridurre al minimo il margine d'errore, piazzerà capitan Lucioni e l'ultimo arrivato Antei a montargli la guardia. Il tecnico fiorentino è orientato a confermare il 4-4-2 delle prime due sfide e a preservare almeno quattro dei sette nuovi innesti operati nel rush finale di mercato. Il dubbio ce l'ha in mediana, dove gli toccherà scegliere tra Memushaj e Del Pinto il partner di Cataldi. Da escludere l'impiego dal primo minuto di Chibsah, pienamente recuperato ma non ancora in condizione dopo aver saltato sia la prima che la seconda fase di ritiro. «Raman si è finalmente lasciato alle spalle quel problema al piatto tibiale che lo ha assillato per diverse settimane - aggiunge Baroni - ma il suo reinserimento deve essere graduale visto che nelle gambe non ha ancora il ritmo-partita. Costa non ci sarà, Lazaar e Armenteros vengono da preparazioni svolte all'estero con altre metodologie e vanno allineati mentre Lombardi sta recuperando da una distorsione». Qualche chance, ma non dall'inizio, per l'ex di turno Vittorio Parigini, reduce dalla convocazione con l'Under 21 e ceduto dal Torino ai giallorossi in prestito con obbligo di riscatto in caso di permanenza in A: Baroni ha infatti intenzione (anche se è quasi obbligato) di affidare ancora una volta le corsie alte a Ciciretti e D'Alessandro. «Oltre che sulle disattenzioni - sottolinea Baroni - stiamo lavorando anche su quelle che sono le nostre certezze. Cerchiamo un maggiore equilibrio ma non a scapito della produzione offensiva. Sul piano della manovra e delle occasioni abbiamo sempre fatto bene, ma dobbiamo essere più concreti e cominciare a far punti. Valuterò con attenzione sia i nuovi acquisti che la loro attitudine a soluzioni tattiche differenti».


Gli fanno eco le dichiarazioni rilasciate dal presidente Oreste Vigorito a Radio Kiss Kiss: «Abbiamo pagato lo scotto del debutto in serie A - ha ammesso il massimo dirigente - e un organico che non era ancora completo. Ora ci sentiamo pronti, la squadra è finalmente attrezzata ed è lo specchio dell'allenatore, uno che riesce sempre a dare un'impronta di gioco. Il nostro obiettivo è la salvezza, che poi sarebbe come conquistare la terza promozione consecutiva». Vigorito si è espresso anche sul match Napoli-Benevento in programma la prossima settimana e in particolare sulle restrizioni imposte dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive nella vendita dei tagliandi ai tifosi giallorossi che, per l'unico derby campano, non potranno acquistare ticket per gli altri settori. «Il calcio italiano sta andando verso una nuova regolamentazione delle trasferte - ha evidenziato il presidente - e mi auguro che gli stadi siano sempre più aperti ai tifosi». Nel Sannio serpeggia il malumore perché, a quanto pare, saranno solo 1100 i biglietti concessi ai beneventani per il settore ospiti del San Paolo. Una quantità non sufficiente e che rischia di innescare polemiche e discussioni, oltre che uno scontato assalto alle rivendite. Chiosa sulla mancata collaborazione col Napoli in fase di calciomercato: «De Laurentiis ha fatto un bel gesto - ha rivelato Vigorito - offrendomi Pavoletti e dicendomi di volerlo dare ad una corregionale. Ho ringraziato Aurelio ma siccome il ragazzo guadagna troppo per i nostri standard, ho preferito fare altre scelte». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino