«Presidente, possiamo creare una squadra ancora più aggressiva, più giovane, più feroce»: Giuntoli e Gattuso hanno la stessa idea di calcio, hanno...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si parte, ovviamente, dal 4-3-3: il sistema di gioco che ha esaltato molti calciatori già in organico: da Mertens ad Insigne, passando per lo stesso Lozano. Lo stesso 4-3-3 che può esser funzionale per Osimhen e per gli eventuali altri arrivi in attacco: ma, al vaglio c'è anche un'altra ipotesi, già vista per spezzoni in stagione, che sarà studiata già a Castel di Sangro con maggiore attenzione. Si tratta del 4-2-3-1, di un modulo che potrebbe condurre, anche, a pensare di allargare il parco attaccanti, studiando quelle varianti che consentano di non perdere l'equilibrio, anche con due soli centrocampisti. Un progetto che è ancora tutto da sviluppare, ma è una parte di quella voglia di Gattuso e Giuntoli di far tornare il Napoli ad essere una goal-machine.
Serve agire sul campo, ma anche sul mercato. Il Napoli, oggi, ha un parco attaccanti estremamente nutrito: e sicuri di restare sono Insigne, Mertens, Politano ed Osimhen. Petagna e Lozano sono circondati da voci su un possibile trasferimento, con Callejon che ha già salutato, a fine corsa ci sono anche Ounas, Llorente e Younes. Per Milik c'è il corteggiamento della Roma (con ipotesi di scambio), l'ipotesi Juventus che resta sullo sfondo ed il sogno della Fiorentina per iniziare un grande progetto. Qualora la strada delle cessioni dovesse farsi affollata, si sta accarezzando anche la possibilità di portare in azzurro sia Under sia Boga. Dal punto di vista della sostenibilità economica, gli ingaggi sono alla portata, l'idea di una Napoli offensivo e vorace può avere anche i loro volti (estremamente graditi sia a Gattuso sia a Giuntoli): un'operazione praticabile solo a fronte di almeno cinque cessioni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino