Judo, Bright Nosa Maddaloni è campione d'Europa 2023

L'atleta delle Fiamme Oro trionfa in Olanda

Bright Nosa Maddaloni, classe 2003
Luminoso più che mai. Come il significato del suo nome. Dimostra forza incontrastata sulla materassina, si riconferma una colonna d’ebano, presentandosi come un...

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Luminoso più che mai. Come il significato del suo nome. Dimostra forza incontrastata sulla materassina, si riconferma una colonna d’ebano, presentandosi come un gigante di generosità. Spalanca le braccia, disegna con le dita la forma del cuore, si lascia andare ad un abbraccio affettuoso con Francesco e Serena, si inchina sul podio in segno di deferenza, mette al collo la medaglia d’oro, fa risuonare l’inno di Mameli. Bright Nosa Maddaloni è il campione d’Europa juniores 2023.

L’Aia. È la città dove hanno sede la Corte internazionale di giustizia, la Corte penale internazionale, l’Eurojust, l’Europol e non solo. Il judoka di Scampia lascia un segno indelebile. Nato da padre ivoriano e madre nigeriana, in Italia da quando aveva tre anni, figlio adottivo del maestro Gianni Maddaloni, Bright risulta devastante sul tatami, micidiale contro avversari e razzismo. Il suo trionfo un simbolo dell’integrazione, quella vera.

Percorso straordinario. Nella categoria 81 kg l’atleta delle Fiamme Oro, il plurititolato gruppo sportivo della Polizia di Stato, brilla incontestato. Strapazza la concorrenza. Cadono in rapida successione l’islandese Bodvar Arnarsson, l’ungherese Bendeguz Demeter, il serbo Vukan Stanimirovic e gli ucraini Stanislav KorchemliukIgor Tsurkan in finale. «Sono troppo felice di questa bellissima medaglia», dichiara orgoglioso Bright.

Oro integratore di felicità. A distanza di un anno si prende il meritato riscatto con gli interessi. «Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo periodo, che è stato abbastanza strano», dice sincero, al termine di una prestazione esaltante.

Olanda amica. Sul gradino più alto del podio c’è un ragazzo che non ha mai smesso di sognare. Dallo stile «frugale», come usano dire da quelle parti. «Ringrazio le Fiamme Oro per l’incondizionato sostegno e soprattutto mia sorella Serena, che mi supporta e sopporta tutti i giorni», ammette Bright Nosa Maddaloni, entrato di diritto e a pieno titolo nel clan sportivo di Scampia, che dispensa ancora una volta una lezione di legalità.

Stima e riconoscenza. «Gianni (Maddaloni) è contento, ma dobbiamo pensare subito alla prossima gara che ci sarà fra meno di un mese, ovvero il Mondiale di Odivelas, in Portogallo», conclude il re d’Europa, pronto a mettere un altro sigillo sulla rassegna iridata (nelle foto di Carlos Ferreira).  

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Il Mattino