Il bronzo mondiale di Francesco Iaconangelo per i ragazzi di Secondigliano

Il plurititolato campione un fulgido esempio per i giovani del suo quartiere

Francesco Iaconangelo, classe 1994
Albufeira amica. In Portogallo Francesco Iaconangelo mette al collo una medaglia iridata pesante. Altra prestigiosa affermazione internazionale per il gigante napoletano, che sale...

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Albufeira amica. In Portogallo Francesco Iaconangelo mette al collo una medaglia iridata pesante. Altra prestigiosa affermazione internazionale per il gigante napoletano, che sale sul terzo gradino del podio ai Mondiali di kickboxing Wako.

«Ancora una volta il nostro stile si impone ai più alti livelli di questa disciplina», racconta il maestro Fulvio Panarella. «Sono orgoglioso del nostro cammino ma non sazio», riferisce sincero il mentore di Iaconangelo. «La kickboxing napoletana si conferma protagonista nel più grande palcoscenico mondiale degli sport da combattimento», tiene a sottolineare Panarella. «Sono fiero di aver aiutato a crescere questo atleta ormai uomo eccezionale, che non smette mai di stupirmi», rivendica il maestro.

Il classe 1994 si è fatto valere, battendo lo statunitense Maximilian Donahue alla prima ripresa. Lo stop è arrivato in semifinale contro il coriaceo turco Selman Yucel. «Con il maestro Fulvio Panarella, diventato più di un compagno di viaggio in questo mondo, abbiamo lavorato su tutto quello che si poteva, approntando le strategie migliori. Sono riuscito perfino a ultimare parte della preparazione in sua assenza e seguendo il suo esempio allenavo me e i ragazzi del centro sportivo No Limits a Secondigliano, aggiungendo quello che era un nuovo tassello di questo viaggio: «l’insegnamento» dei giovani del mio quartiere. Senza tralasciare naturalmente la necessità di allenarmi in vista di una tappa così importante», dichiara Iaconangelo.

«I Mondiali in Portogallo non sono andati esattamente come volevo. Ho stravinto contro l’avversario a stelle e strisce, ma mi sono dovuto fermare con il turco in semifinale. E’ stato un incontro un po’ ambiguo soprattutto nel finale, dove nonostante le mie tecniche andassero a segno, inspiegabilmente il conteggio dei giudici non procedeva di pari passo», argomenta il plurititolato campione partenopeo. «Non abbiamo contestato il verdetto finale. Siamo felici di aver portato ancora una volta Napoli e l’Italia su un podio mondiale così prestigioso». Una lezione di stile quella di Iaconangelo e del suo maestro Panarella.

Give back. «Per il futuro voglio continuare ad insegnare e prendermi cura dei ragazzi del mio quartiere», annuncia convinto Francesco Iaconangelo, simbolo di una città che vuole svoltare attraverso le regole dello sport. «Mi sento di ringraziare Maria Teresa Amato per avermi aperto le porte del centro sportivo No Limits di Secondigliano ed avermi dato la possibilità di continuare a far crescere altri ragazzi», asserisce determinato il fulgido esempio di generosità e correttezza. «Ringrazio di cuore il maestro e amico Fulvio Panarella, che è sempre al mio fianco», conclude Iaconangelo. Un altro step è stato compiuto, ora si punta ad altri e più impegnativi traguardi sociali e ovviamente agonistici.

 

 

 

 

 

 

 

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Il Mattino