Porte chiuse fino al 3 aprile. Il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri, esteso a tutte le manifestazioni sportive sul territorio nazionale, sancisce che si...
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LO SCENARIO
La decisione del governo era stata anticipata già in mattinata dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: «Sicuramente cercheremo di contemplare il prosieguo di tutte le attività e anche del campionato di calcio - aveva spiegato - però nel rispetto della salute per tutti. Porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento». Il decreto in questione interessa tutte le competizioni sportive sul suolo italiano, indipendentemente dal fatto che siano programmate al Nord o al Sud, in zone più o meno o per nulla colpite. Un provvedimento inevitabile, alla luce dalla sempre più ramificata diffusione dell'epidemia. Ovviamente una misura di tale impatto rappresenta un danno inquantificabile per l'intero sistema e soprattutto per i club e i loro tifosi. I primi sono costretti a rinunciare agli incassi e all'apporto del pubblico, i secondo non solo non possono sostenere i propri colori ma - questo vale soprattutto per gli abbonati - si ritroverebbero ad aver pagato per uno spettacolo che non vedranno.
I BIGLIETTI
Per Benevento-Pescara erano stati già venduti poco più di 500 tagliandi e in occasione della festa della donna, che ricade proprio nel giorno della gara, la società aveva anche varato una promozione per tutte le rappresentanti del gentil sesso. Ora quei ticket saranno rimborsati: il Benevento in giornata comunicherà le modalità per ottenere la restituzione della cifra spesa.
LA PREPARAZIONE
Intanto la squadra di Inzaghi, rientrata in città nella tarda mattinata di ieri, riprende oggi gli allenamenti e si gode i suoi primati ma è una di quelle che ci rimette di più, considerato l'entusiasmo crescente dei suoi supporter: settima vittoria esterna di fila (record per i tornei a 20 squadre) e ora mette nel mirino le 8 del Palermo 2013/14 (tornei a 22 squadre, record assoluto), nono successo fuori casa complessivo (eguagliato il primato dell'Ascoli 1977/78 per i campionati a 20), diciottesimo risultato utile di fila. Sono a tiro i 74 punti del Como 2001/02 (punteggio massimo nei tornei a 20 squadre con 3 punti assegnati per vittoria, il Benevento è a quota 66), le 26 vittorie dell'Ascoli 1977/78 (maggior numero di successi nei campionati a 20 squadre, i giallorossi sono a 20), il minor numero di ko complessivi (1 il Perugia 1984/85, il Benevento non deve più perdere per eguagliarlo), la miglior differenza reti dell'Ascoli 1977/78 (+43, il Benevento è a +35 e sta incrementando il dato sempre di più). Trema anche il primato dell'Ascoli 1977/78, che festeggiò la promozione con sette turni d'anticipo. Prosegue anche il testa a testa con il Liverpool di Klopp: sanniti e Reds sono le squadre meno battute delle prime due categorie dei 6 principali campionati (Italia, Inghilterra, Spagna, Germania, Francia e Olanda) con una sconfitta ciascuno e comandano in Europa anche per il massimo vantaggio sulla seconda (Benevento a +19 sul Frosinone, i campioni d'Europa e del Mondo a +22 sul Manchester City, che però ha una partita in meno).
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Il Mattino