Salernitana, raccolta fondi per il Ruggi si muovono gli ultras

Salernitana, raccolta fondi per il Ruggi si muovono gli ultras
La «partita» più delicata, contro un avversario senza gambe né magliette ma letale se attacca in contropiede, è cominciata da giorni negli...

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La «partita» più delicata, contro un avversario senza gambe né magliette ma letale se attacca in contropiede, è cominciata da giorni negli ospedali. Hanno deciso di «giocare» questa sfida a distanza anche gli ultras della Salernitana: ieri mattina, i gruppi Nuova Guardia, Nucleo Storico, Frangia Kaotica, Igus e Prigionieri di una fede hanno lanciato la raccolta fondi online (piattaforma Gofundme.com) a sostegno dell'azienda ospedaliero universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, in prima linea contro il coronavirus. L'obiettivo è raccogliere 2500 euro ma non c'è limite alla provvidenza. Anzi, come accadeva nei pomeriggi di spensieratezza e di «prevendita» per il biglietto delle trasferte e dei derby, i tifosi-donatori hanno preso d'assalto Gofundme e in prima serata sono stati già raccolti quasi 1000 euro. Hanno anche mosso passi ufficiali: il Ruggi ha accettato l'iniziativa ed è stato indicato come beneficiario il dottore Michelangelo Chiacchio, Direttore U.O.C. Gestione Economico Finanziaria dell'Azienda Ospedaliero Universitaria. Sulla piattaforma Gofundme è possibile donare attraverso carta di credito o postepay.

L'IMPEGNO
«Noi non sappiamo quali siano le priorità in questo momento - spiegano gli ultras - Sarà la direzione generale dell'ospedale a gestire in autonomia le risorse ricevute, in base alle esigenze specifiche e urgenti. Chiediamo l'aiuto di tutti, di ogni singolo cittadino, delle associazioni, dei comitati, affinché si raggiunga un obiettivo concreto. Questo è il momento di dimostrare il grande cuore della nostra città. Non è una gara a dimostrare la propria bravura né una gara a chi offre di più ma chiediamo uno sforzo collettivo, un vero e proprio gioco di squadra: remare tutti insieme nella stessa direzione per raggiungere un obiettivo di fondamentale importanza per la collettività e che potrebbe essere di sollievo a tanti. Donare è un segno di partecipazione attiva oltre che un gesto concreto di sostegno a chi in questi giorni si sta prodigando oltre ogni immaginazione. Noi vogliamo dare una mano a tutti gli operatori sanitari, a tutti gli scienziati, a tutti quelli che stanno svolgendo un lavoro enorme continuo ed ininterrotto a salvaguardia della salute di tutti sacrificando la loro vita per quella degli altri... insomma dei veri e propri ultras. A loro va il nostro ringraziamento, perché  apprezziamo il sacrificio, la loro abnegazione, la professionalità e preparazione. Noi possiamo fare solo questo: aiutiamoli ad aiutarci».
LA BENEFICENZA

C'è un'altra bella notizia: riparte la raccolta di derrate alimentari e di indumenti avviata alcuni giorni fa dall'associazione Santa Teresa Beach Soccer. Era stata sospesa su indicazione della Prefettura e della Questura. Adesso riparte di slancio e sempre nel rispetto delle regole: l'associazione no profit «Gaia» di Pontecagnano Faiano che, presieduta da Nunziamaria Abbondanza, aveva già stretto sinergie nelle ultime ore con Uildm e Rete Solidale per aiutare le persone in difficoltà (progetto socialmarket), è diventata «capofila» di questa catena di beneficenza. Adesso chi collabora attivamente alla raccolta è volontario dell'associazione Gaia, abilitato alla raccolta di beni di prima necessità. Manca l'ultimo step: la consegna. Tocca ai volontari della Protezione Civile chiudere il circolo virtuoso: hanno già  prelevato ieri pasta, olio, frutta verdura, detersivi e indumenti dalle sedi dei gruppi ultras Nuova Guardia, Centro Storico e Ultras Torrionesi, diventati «depositi della carità». Ritorneranno nelle prossime ore per raccogliere quanto è stato ulteriormente donato e per smistare nuovi pacchi alimentari ai bisognosi.
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Il Mattino