C'è una scena del film «The Guardian - Salvataggio in Mare» che racchiude la metafora del Benevento di Inzaghi. Uno spezzone in cui il protagonista, un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CAMMINO
Forse non ci sono nemmeno più parole per narrare i primi 17 capitoli di un'impresa epica, ma la seconda parte e il finale sono ancora tutti da scrivere. Tante battaglie non fanno una guerra, ed è per questo che il generale Pippo si gode l'attimo, sorride compiaciuto, ma un istante dopo è già calato nello step successivo. Oggi i soldati sono già allineati, le esercitazioni proseguono e giovedì si torna in trincea. C'è il Chievo all'orizzonte nel boxing-day, la guardia non va abbassata proprio adesso. Si può chiudere il girone d'andata mettendo altro fieno in cascina. Le luci della ribalta in una squadra che azzanna gli avversari e li lascia a terra agonizzanti illuminano a rotazione tutti i protagonisti. Le prestazioni sontuose di Maggio e Schiattarella, di Hetemaj e Antei mettono il risalto il valore del gruppo, l'essenza di una ciurma in cui non ci sono leader ma solo capitani coraggiosi.
LA RIPRESA
Loro, i giallorossi, ieri erano già al lavoro per preparare il match di Santo Stefano al «Bentegodi» con l'organico al gran completo: al netto di qualche leggero affaticamento, interventi al limite ma zero cartellini gialli, sintomo di pulizia nelle chiusure e nei contrasti, che consegnano ad Inzaghi per l'ennesima volta scelte complicate per via dell'abbondanza. Ma a Verona qualcosa cambierà: Pippo ha deciso, tre gare in otto giorni sono improbi anche per l'invincibile armata, la capolista dei fenomeni, e quindi spazio al turnover. Inzaghi lo ha detto e lo farà: ci saranno avvicendamenti e spazio per chi finora ha giocato di meno pur garantendo il suo contributo con un minutaglie ridotto. Una maglia da titolare è già pronta per Tuia, Improta, in lizza per un posto nell'undici iniziale anche Insigne e Armenteros. Rifiateranno uno tra Maggio e Antei, Kragl, uno tra Hetemaj e Viola e tra Sau e Coda. Non è escluso il tecnico piacentino possa optare per il ritorno al 4-4-2 con l'innesto di determinati uomini. La tifoseria è sempre in fermento e nonostante si giochi il 26 dicembre (fischio d'inizio alle 15) c'è una fetta di irriducibili che è pronta alla spedizione in terra scaligera: già acquistati un centinaio di tagliandi, niente male per una trasferta di oltre 1400 chilometri tra andata e ritorno. Stamani al via pure la prevendita per la sfida con l'Ascoli, l'ultima del 2019 al «Vigorito» per la quale Inzaghi ha invocato una presenza massiccia. La tavola di Natale è imbandita di ogni leccornia: mentre le commensali si accapigliano per conquistare la piazza d'onore, la Strega si è accomodata in testa in attesa del piatto forte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino