Il Benevento è pronto a sbarcare in laguna quasi al completo. Ci sarà Tuia e mancherà solo Volta, che ha finalmente smaltito il fastidio al tendine...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Vigorito: «Benevento padrone del proprio destino: a Venezia vinciamo»
Sulla formazione preferisce però non sbottonarsi, limitandosi a precisare che «Kragl sta bene, contro il Crotone non ha giocato per via del fatto che era rimasto 10 giorni senza allenarsi, e lui sa che se un calciatore rimane fermo così a lungo per me non può essere titolare». Ma il tedesco ora è di nuovo a pieno regime. «In questa settimana è stato sempre col gruppo, quindi è utilizzabile dal primo minuto e se la gioca anche lui al pari degli altri». L'impressione è che per il bombardiere di Wolfsburg sia già pronta una maglia da titolare, sia che Inzaghi scelga di affidarsi al 4-3-2-1 o di tornare al 4-4-2. Un posto per lui ci sarà in entrambi in casi, da rifinitore destro o da esterno, a seconda del modulo. «Ci penserò fino all'ultimo - rivela Inzaghi, che ha ancora un giorno e mezzo per prendere una decisione definitiva - ma di sicuro sceglierò prima i calciatori e poi mi regolerò sulla loro funzionalità. E successivamente opterò per il modulo che meglio gli si addice. D'altro canto rimango sempre convinto che le partite non si vincano con il sistema di gioco». La sensazione è che il tecnico sia assalito da un unico dubbio, quello che vede in corsa uno tra Tello e Improta come quarto a sinistra in caso di 4-4-2 (uscirebbe uno tra Schiattarella ed Hetemaj). Se invece, come probabile, si propenderà per il 4-3-2-1, Kragl e Sau agirebbero da rifinitori alle spalle di Coda.
L'esaltazione dei tifosi è più che giustificata, con una squadra avanti di 6 punti sulla seconda e 7 sul lotto di terze. Ma a Inzaghi tocca tenere sul pezzo anche i calciatori, evitando che si lascino prendere da facili entusiasmi. «Sono tranquillo da questo punto di vista, perché ho una squadra matura. Sappiamo bene che non abbiamo fatto ancora niente, siamo appena a novembre. So come va il calcio, si vive di momenti e bisogna essere bravi a gestirli. C'è un allenatore che lo scorso anno ha raggiunto la finale di Champions e pochi giorni fa è stato esonerato. Noi dobbiamo essere al 120% a livello mentale, altrimenti finiamo con l'andare in difficoltà».
Riflessione finale sul mercato. «Fino alla partita con l'Ascoli non voglio sentirne parlare. Foggia e io parliamo tutti i giorni, lui è molto bravo e si sta già muovendo. Facciamo il massimo possibile, poi faremo tutte le valutazioni del caso». Sale intanto la febbre giallorossa per quello che si preannuncia un maxi-esodo verso Venezia. Al momento i tagliandi venduti sono all'incirca 350, con una intera giornata di prevendita (che si chiude stasera alle 19) ancora a disposizione.
IL CASO
Intanto è di ieri la notizia che Juve Stabia e Trapani (prossimo avversario in casa dei giallorossi) sono a rischio esclusione per il caso di Fabio Petroni, accusato dalla Procura federale di aver rivestito il ruolo di socio in entrambi in club dal 21 giugno al 9 luglio scorsi. Una situazione in aperto contrasto con quanto previsto dallo statuto della Figc (art. 7,7) e dalle Noif (art. 16 bis). Alle due società in via cautelativa sono già stati sospesi i contributi federali, ora c'è l'indagine in corso per l'accertamento delle responsabilità e l'eventuale conclamazione dell'illecito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino