Qualcosa si muove. La guerra fredda resta tale e non si escludono nuovi colpi di scena: quali saranno i tempi però per capire il futuro dell'Us Avellino 1912 resta...
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Un primo dialogo a Benevento però c'è stato, anche se non era presente Nicola Circelli ma un suo avvocato, insieme ad altri professionisti e Luigi Izzo. Ebbene le carte sono state messe in tavola e le posizioni restano distanti, non poco. L'amministratore unico chiede una cifra che si aggira intorno ai 400mila euro, considerato il pagamento degli stipendi, in scadenza lunedì scorso, senza i 100mila di Di Matteo. Izzo invece, per uscire di scena insieme ad Autorino e De Lucia, è fermo a 150mila euro complessivi. I conti del presidente uscente però non tornano visto che Circelli per gli emolumenti non avrebbe versato l'intera somma, ma solo una parte di essa considerata la presenza di sponsor, incassi e introiti frutto dei diritti televisivi. La partita dunque è apertissima ed ora la figura Angelo Antonio D'Agostino diventa centrale.
Se infatti l'imprenditore di Montefalcione decidesse davvero di scendere in campo sarà lui ad aiutare Izzo a rilevare la società biancoverde per passare alla fase due, quella della costruzione di un nuovo futuro finalmente solido. Una volta infatti liquidato Circelli si potrebbe aprire l'operazione alla quale i due stavano lavorando nei giorni precedenti al famoso appuntamento dal notaio a Napoli, poi non rispettato dall'amministratore unico. Anche i tifosi della Sud, nonostante lo striscione alquanto polemico, nella giornata di ieri hanno trovato il modo per chiarirsi con D'Agostino. Nel corso di una lunga telefonata gli hanno spiegato che volevano soltanto spronare lui e gli altri, come Matarazzo, Gubitosa e Marinelli a prendere finalmente posizione e a fare questo tanto atteso passo in avanti, preferendo senza dubbio gli imprenditori irpini rispetto ad altri non locali. In realtà va detto che al di là degli investimenti da fare, senza dubbio onerosi visto che bisognerà portare a termine la stagione e saldare la Sidigas, il momento per rilevare il club biancoverde resta propizio per l'imprenditoria irpina che potrebbe finalmente dimostrare se l'interesse è reale o solo a chiacchiere.
L'obiettivo, di chi subentrerà a Izzo e Circelli, sarà infatti quello di salvare la squadra sul campo, ed in questo Capuano non dovrebbe avere grandi difficoltà una volta stabilizzata la situazione societaria, per poi lavorare alla costruzione del futuro partendo dall'organigramma fino alla rosa tecnica e dei calciatori. Il tutto senza grosse ansie ma avendo a disposizione il tempo necessario per fare le proprie valutazioni e scelte. Ma se invece sarà Circelli alla fine ad acquisire le quote di Izzo? Allora la bilancia penderebbe dalla parte di uno tra Giovanni Lombardi e Nicola Di Matteo.
GLI STIPENDI
La società ha pagato gli emolumenti ai giocatori, ma non ancora agli amministrativi. Sono una decina i dipendenti dell'Avellino che non hanno ricevuto gli ultimi due stipendi.
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Il Mattino