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Festa in diretta televisiva, lui la merita. Venerdì 12 alle ore 20.30 su Sky Sport c'è la sfida Italia-Stati Uniti e il ct della Nazionale azzurra campione del mondo, Sandro Campagna, festeggia la partita numero 400 in panchina. Un vanto per l'allievo siciliano - siracusano nato a Palermo - di Fritz Dennerlein e Ratko Rudic, i suoi maestri nel Club Italia, dove entrò minorenne quando l'allenatore era il tedesco di Portici, l'uomo che creò la grande Canottieri Napoli campione d'Europa e quattro volte campione d'Italia negli anni Settanta.
Campagna, classe 1963, uno dei migliori giocatori al mondo a cui è spettato di diritto un posto nella Hall of fame mondiale del nuoto, ha vissuto la prima esperienza da ct nel 2000, dopo le Olimpiadi di Sydney. Allenava la nazionale giovanile e prese il posto di Rudic, che era stato squalificato per una lite durante i Giochi. Il suo progetto di rilancio del Settebello che all'inizio degli anni Novanta aveva vinto tutto sarebbe però cominciato nel 2008, quando Sandro - reduce dall'esperienza in Grecia - riprese il comando della squadra, portandola due volte al titolo mondiale (2011 e 2019) e a due medaglie olimpiche (argento 2012 e bronzo 2016).
Adesso la nuova sfida è salire sul gradino più alto del podio a Tokyo nella prossima estate, quando saranno passati ventinove anni dal trionfo a Barcellona, contro la nazionale spagnola, sotto gli occhi di Re Juan Carlos.
L'oro olimpico da mettere in bacheca, un sogno per il ragazzo che la prima volta visse da spettatore i Giochi. Era l'84, Campagna fu invitato a Los Angeles dal Coni e dalla Federnuoto su richiesta del ct Dennerlein anche se reduce da un gravissimo intervento chirurgico: era stato ferito a colpi d'arma da fuoco in un agguato davanti alla piscina di Siracusa, ma tenne duro e non abbandonò la pallanuoto. «Che è stata la mia maestra di vita». Una vita da numero uno delle piscine, 409 partite da giocatore in azzurro (soltanto due i club: l'Ortigia e la Roma) e contro gli Stati Uniti la quattrocentesima da ct nel torneo Frecciarossa Cup che sarà la prima tappa di avvicinamento ai Giochi di Tokyo. Si disputeranno a due anni dall'ultimo trionfo firmato Campagna, l'oro mondiale a Gwangju, Corea del Sud, vinto nella finale contro la Spagna, vinto «perché non avevamo paura di nessuno». Li vuole così gli azzurri anche alle Olimpiadi, intanto il signore della pallanuoto - amante anche del calcio e della Juve: da bambino giocava con Zeman sulla spiaggia di Mondello - studia i giovani e per questo torneo ha convocato il diciassettenne portiere del Posillipo, Roberto Spinelli.
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Il Mattino