Italia, Lord Insigne spiega la Brexit: «It's coming to Fratta»

Italia, Lord Insigne spiega la Brexit: «It's coming to Fratta»
Da «It’s coming to home» a «It’s coming to Rome» è un attimo. Questione di consonanti, errori che capitano, come sottolinea...

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Da «It’s coming to home» a «It’s coming to Rome» è un attimo. Questione di consonanti, errori che capitano, come sottolinea ironicamente Alessandro Florenzi al termine di Euro20. Non la penseranno di certo allo stesso modo quei tifosi inglesi che troppo fiduciosi avevano tatuato la vittoria sulla loro pelle, e le cui immagini sono diventate virali sui social. Qualcuno consiglia una sega o una lama stile film Saw-L’enigmista, altri scherniscono e basta. Ma il sarcasmo è d’obbligo come ad ogni competizione che si rispetti. E addirittura «It’s coming to Fratta», posta  qualcuno con la foto di Lorenzo Insigne che alza l’ambita coppa europea. «Ora finalmente è chiaro cosa è la Brexit», commentano invece altri. E l’esplosione di gioia invade ogni angolo del web. 

Una notte davvero magica, ricca di tensione ma col lieto fine: ennesima gara finita ai rigori, eppure sudata per 120 minuti con una supremazia azzurra netta in campo dopo il gol dei padroni di casa a pochi secondi dal fischio d’inizio. Un crescendo di emozioni, e anche qualche critica dei fantallenatori pronti a polemizzare quando al 10’ della ripresa Mancini ha deciso di chiamare fuori Immobile, poco incisivo, facendo spazio a Berardi: «Possiamo mai giocare senza centravanti?». E il botta e risposta si è subito animato: «Ma se stiamo giocando senza centravanti dal 7 giugno»; «Ciro è più immobile che mai», si legge infatti fra i commenti. 

Tante speranze riposte in uno straripante Chiesa, poi il gol di Bonucci che ha insaccato un meritato pareggio sullo sviluppo di un calcio d’angolo: «Non pensavo di poter mai godere così ad un gol di Bonucci», scherza qualche napoletano. E anche Mattarella dalla tribuna ha esultato, ma con signorilità. 

Il dispiacere social per Chiesa costretto al forfait all’85’ è stato poi accompagnato da ovazioni: «Il migliore dell’Europeo insieme a Spinazzola, riprendetevi presto», è l’augurio di tutti. Ma l’orgoglio italiano si fa forte anche per un gesto di Chiellini diventato celebre fra i meme: «Giorgione tira Saka come chi ti vuole superare nella fila al supermercato».

Tanti mal di pancia anche nei supplementari, per non parlare dei rigori: un’ansia che ha invaso lo Stivale in lungo e in largo. Soprattutto quando i telecronisti hanno annunciato: «Belotti è una garanzia», chiamandosi dietro un clamoroso errore del Gallo. Pali e parate, ma sembrava davvero tutto fatto quando mancava solo il freddo e sempre pronto Jorginho dal dischetto. Ancora una volta, come con la Spagna, tutto sulle sue spalle. Ma questa volta troppa attesa e la sua decisione di cambiare i consueti saltelli e l’angolo, facendosi neutralizzare da Pickford. Ma per fortuna, anzi a dire il vero per bravura, si è fatto trovare pronto un altro eroe: Donnarumma, che ha saputo dimostrare che questo è il suo anno, disintegrando Saka e regalando il secondo Europeo all’Italia. 

L'11 luglio, una data da ricordare ben 39 anni dopo i Mondiali dell' 82. Le lacrime di Mancini e Vialli immagini che resteranno nella storia, e la gioia azzurra diventata incontenibile. Così come le ironie sulla regina Elisabetta, che di finali europee ne ha potute vedere tante, anche senza i suoi protagonisti. E allora torna l’ironia: «Il vero problema dell’Inghilterra è che vince un trofeo ogni morte di Re. O forse in questo caso di Regina».

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Il Mattino