Capitan Quarto: «Ne usciremo insieme, rispettando le regole»

Alessandro Quarto
«Il rugby è rispetto, rispettiamo le regole». Per chi di solito è abituato in campo ad attenersi tassativamente al regolamento, risulta facile nella vita...

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«Il rugby è rispetto, rispettiamo le regole». Per chi di solito è abituato in campo ad attenersi tassativamente al regolamento, risulta facile nella vita subordinarsi alle leggi. Stop forzato anche per il mondo della palla ovale e il Villaggio del Rugby a Bagnoli chiude i battenti.

 
Vita da atleta al tempo della quarantena. «In un momento difficile come questo dobbiamo attenerci alle regole. Insieme ne usciremo. Zero contatti e niente assembramenti. Noi dell’Amatori Napoli siamo come fratelli ma non beviamo dalla stessa bottiglia», precisa Alessandro Quarto, capitano verdeblu, che illustra le precauzioni da adottare.
 
Pandemia. «E’ il momento della responsabilità. Sport fermo fino al 3 aprile, così ha deciso saggiamente il Coni, interpretando i dettami anche della Fir», sottolinea il napoletano Quarto.
 
Covid-19. «È difficile cambiare abitudini, però è necessario non sottovalutare la situazione». Professa calma Alessandro. Giornate riprogrammate tra studio e musica. «Regna l’incertezza su come andrà a finire il campionato e quando riprenderà. Il nostro tecnico Lorenzo Fusco ci ha dato un programma da seguire, vediamo come evolve la situazione», osserva il numero 7.

Accorgimenti. «Per ovviare alla chiusura delle palestre, mi allenerò a casa, con piccoli circuiti a corpo libero: dobbiamo arrangiarci un po’, ammette la terza linea, pronto a fare la sua parte.
 
Coraggio. «Non bisogna avere paura ma dobbiamo essere cauti, attenti a quelle piccole cose che di solito diamo per scontato. Non mi spaventano i sacrifici da fare, per stare tutti più sicuri». Resilienza la parola chiave, ovvero la capacità di superare i momenti critici e le avversità della vita.
 
Per il divertimento c’è tempo. Inutili e vietati gli assembramenti. «La stupidità è la malattia più pericolosa, perfino per la vita», cita Robert Musil. «Stando a casa si aiuta il Sistema Sanitario Nazionale e si evita il possibile rischio del collasso ospedaliero: #iorestoacasa è l'invito per tutti in questa fase storica così delicata», il messaggio lanciato ai giovani di Napoli dal classe’93 (nella foto di Luigi Petrucci).
 

Futuro. «Adda passà 'a nuttata», sempre valida la speranza di eduardiana memoria. Nonostante le ragionevoli rinunce, andrà tutto bene.
 
 

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Il Mattino