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La Casertana viola il Ceravolo e si lancia in piena zona playoff a più 4 dalle insegutrici. Tenacia, un abbondante pizzico di fortuna ed un Avella monumentale: questi gli ingredienti di una vittoria eccessiva nelle proporzioni contro un Catanzaro che almeno nel primo tempo avrebbe meritato di più. In Calabria il primo squillo è di Cuppone che pronti via impegna severamente Di Gennaro ma per i padroni di casa, è solo un falso allarme. Il pressing alto dei calabresi inbisce le fonti di gioco della Casertana che, inefficace nelle ripartenze, resta schiacciata nella sua metà campo.
Il primo tempo è il palcoscenico giusto per l'enfant prodige Avella: il ventenne estremo dei falchetti dice di no a Di Massimo e Curiale con due interventi strepitosi (10' e 27') e domina la propria area di rigore. Dove il portiere non può nulla ci pensano Del Grosso e Buschiazzo a salvare sulla linea ed il Catanzaro ha anche da recriminare per un rigore dubbio non concesso per un fallo di mani di Icardi nel finale di tempo.
Una manciata di minuti e la mossa sortisce effetto perchè in contropiede proprio Rosso inventa un tiro cross sul quale Scognamillo, nel tentativo di anticipare Matos, realizza il più classico degli autogol. Casertana in vantaggio e Catanzaro stordito: i padroni di casa cercano il pari ma con poca convinzione. C'è ancora tempo per un altro intervento di Avella su punizione da fuori di Corapi. Calabro manda dentro Evacuo e Contessa ma senza cambiare la gara ed al 25' la Casertana raddoppia: è Carillo, a deviare di testa in rete un corner battuto da Santoro. I padroni di casa accusano il colpo, sfiorano il 2-1 con Evacuo, poi perdono Contessa per infortunio. E allora (42') Rosso imbecca in area Matos che elude la marcatura di Casoli e con un morbido tocco sotto fa tre a zero. La Casertana è lanciatissima.
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