Casertana, la protesta dei tifosi: striscioni contro l'ex Martone

Casertana, la protesta dei tifosi: striscioni contro l'ex Martone
I tifosi della Casertana sono ancora in polemica con Martone. «Il primo colpo di mercato? Martone licenziato». Recita così lo striscione affisso nel pomeriggio...

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I tifosi della Casertana sono ancora in polemica con Martone. «Il primo colpo di mercato? Martone licenziato». Recita così lo striscione affisso nel pomeriggio di ieri e siglato Tbs, nei pressi della nuova sede sociale di San Nicola la Strada. Il ritorno del diggì, molto contestato all'epoca della sua prima esperienza alla Casertana, ha incrinato i rapporti tra il tifo organizzato e la società. Il presidente D'Agostino forse sperava che con il passare del tempo ed il raggiungimento della salvezza in campionato, la contestazione si sarebbe sopita. Invece no, a bocce ferme e stagione conclusa, una delle sigle della curva casertana è tornata a ribadire il concetto, stavolta in maniera goliardica. Martone non è gradito ad una larga fetta della tifoseria rossoblù e il messaggio è chiaro: la questione non dipende né dai risultati sportivi né da quelli societari. Il diggì è stato più diplomatico da quando è tornato a lavorare per i falchetti, ha limitato certe uscite che tante critiche gli avevano procurato due anni fa. Non basta: i tifosi non hanno cambiato idea ed anche sui social network, sulle pagine dedicate alla Casertana, spesso si leggono post di contestazione dedicati al dirigente. Dopo il duro comunicato di gennaio, con cui tutta la curva chiedeva addirittura a D'Agostino di lasciare la società (nella foto grande lo striscione esposto a marzo), sembra invece essersi spento il fuoco della contestazione verso il presidente.

Martone e la curva si incontreranno solo tra qualche mese, alla ripresa del campionato, quando quasi certamente, dopo il Covid, gli spalti apriranno di nuovo al pubblico. Fino ad allora toccherà al diggì e al presidente fare in modo di ricomporre il rapporto con la curva. Magari anche attraverso una programmazione più tempestiva e convincente della prossima stagione. I progetti tecnici della Casertana in passato sono stati di lenta realizzazione, i falchetti hanno sempre cominciato la preparazione estiva con una rosa ampiamente incompleta. Forse un cambio di rotta potrebbe essere il segnale giusto di un cambiamento nella gestione sportiva del club. Di certo, un cambiamento ci sarà con l'eventuale posa della prima pietra del nuovo stadio, nella gestione extra campo. Quell'evento potrebbe cambiare il futuro della Casertana anche se non è ancora arrivata la firma sul verbale della Conferenza dei servizi decisoria che già qualche tempo fa approvò il progetto definitivo. È il prossimo passo da compiere, alcune fonti dicono in tempi brevissimi, prima che venga indetta la gara d'appalto europea che è preliminare all'apertura del cantiere. Ventotto giorni agli albi pubblici perché la Casertana, partecipando, possa dirsi sicura aggiudicataria dell'opera e della conseguente gestione dell'impianto che verrà. Fine estate il termine previsto dal sindaco Marino e dal presidente D'Agostino. Tutti sperano che venga rispettato.

Intanto mercoledì, si celebrerà il 30esimo anniversario dell'ultima promozione della Casertana in serie B. Sui social prime memorie di quel giorno ormai lontano. Una città festante, letteralmente invasa di vessilli rossoblù, in visibilio per le imprese della squadra presieduta da Enzo Cuccaro e allenata dal rosso di Ponsacco' Adriano Lombardi. Immagini di un passato scolorito ma sempre vivo nella memoria dei tifosi meno giovani. Quelli che sognano di riviere quei momenti, magari in uno stadio rinnovato. Al presidente D'Agostino il merito di aver quasi centrato l'incredibile obiettivo del nuovo stadio. Quello della promozione in B per il momento resta un sogno. In futuro chi sa. 

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Il Mattino