Pronti via, e che non sia l'ultima settimana di lavoro della stagione. Solo una straordinaria e sfortunata combinazione di risultati escluderebbe la Casertana dai playoff...
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Ieri alla ripresa degli allenamenti Pochesci ha diretto una seduta di scarico e lavoro tattico per circa due ore. C'era attesa di conoscere le condizioni di Zito che, domenica scorsa, ha lasciato in anticipo la sfida il campo per un infortunio alla caviglia. Nessuna informazione dettagliata arriva dalla società ma la borsa di ghiaccio applicata dallo staff medico dopo la gara non lasciava presagire nulla di buono e ieri è arrivata la conferma del fatto che il calciatore non è per il momento in condizione di allenarsi: fermo Zito, così come Romano che ha risentito di un problema al ginocchio e Vacca che aveva la febbre.
Notizie cattive solo parzialmente addolcite dal ritorno al lavoro, seppur differenziato, di Meola e Cigliano. Soprattutto il primo stringe i denti per recuperare: sulla destra Meola serve come il pane visto che, dall'inizio della stagione, la Casertana su quella fascia non ha alternative valide e sul mercato di gennaio ha dimenticato di dotarsene. Servono tutti gli effettivi anche perché il giudice sportivo, come previsto, ha appiedato per un turno De Marco e Castaldo. Pesantissima l'assenza del centravanti che con 17 gol e otto assist ha messo il piede in oltre la metà delle reti complessivamente realizzate dalla Casertana in campionato.
Senza di lui il peso offensivo dei falchetti è praticamente dimezzato, ma Pochesci spera in Padovan e nella cabala. Al 25enne la Sicilia ha sempre portato bene: in due stagioni con la maglia rossoblù Padovan ha realizzato solo sette marcature. Ben quattro di queste reti però sono arrivate contro squadre siciliane, due contro il Catania in trasferta nella passata stagione, ed due contro la Sicula Leonzio (una proprio nella gara d'andata finita 1-1 al Pinto). Ci si attacca a tutto perché non classificarsi ai playoff per la società e per la squadra sarebbe un fallimento troppo grande da quantificare. E quella qualificazione va centrata a Lentini, domenica prossima, con le unghie con i denti, con i buoni auspici e poi anche con la qualità tecnica. Quella alla Casertana di certo non manca, nonostante l'assenza di Castaldo e le difficoltà fisiche di Zito, soprattutto perché Floro Flores domenica scorsa è tornato in campo seppur solo per mezz'ora e domenica dovrebbe avere nelle gambe almeno un'ora di partita. Lui, anche da fermo, ha dimostrato di avere ancora la giocata del campione ed in partite così delicate può essere un fattore decisivo. Il tecnico Pochesci lo ha spesso sottolineato, le residue ambizioni della Casertana passano dai piedi di Floro Flores e l'attaccante spera di scrollarsi finalmente di dosso la lunga serie di infortuni che ne ha pesantemente influenzato la stagione e di lasciare il segno nelle ultime partite.
La montagna da scalare fino alle gare decisive dei playoff è altissima: la Casertana è già sicura di dover giocare fuori casa in gara secca e con un solo risultato a disposizione i primi due turni. L'idea di espugnare campi come Potenza, Monopoli, Reggio Calabria e Brindisi al momento per i falchetti assume il sapore di una straordinaria impresa. Però, si sa, nei playoff si azzera ogni cosa e la Casertana, come detto, si aggrappa a tutto, anche alla speranza. Oggi la Viterbese, che ieri ha esonerato l'allenatore Calabro, recupera contro il Catanzaro. Una sfida da seguire a distanza visto che una sconfitta dei laziali aumenterebbe le possibilità di qualificazione playoff dei falchetti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino