Ciclismo, ex Lampre diventa araba: stop al prosecco sul podio

Ciclismo, ex Lampre diventa araba: stop al prosecco sul podio
«Non si potrà festeggiare alla veneta, non rivedrete più l'esultanza stile-Jesolo. A noi trevigiani potrà sembrare strano ma in altri Paesi è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Non si potrà festeggiare alla veneta, non rivedrete più l'esultanza stile-Jesolo. A noi trevigiani potrà sembrare strano ma in altri Paesi è la normalità. È doveroso comportarsi in modo serio». È il commento di Sacha Modolo, ciclista trevigiano in forza alla Uae Abu Dhabi, nata dalle ceneri della Lampre, in un'intervista pubblicata dalla Tribuna di Treviso sulle norme poste ai suoi atleti dalla società araba in tema di comportamento sul podio e in ogni occasione pubblica. Il riferimento di Modolo, in particolare, è all'abitudine di stappare sul podio una bottiglia di spumante in caso di vittoria, gesto che si pone in contrasto con l'austerità auspicata dalla compagnia proprietaria della squadra, in particolare alla luce del conflitto culturale fra il consumo di bevande alcoliche ed il credo religioso prevalente negli Emirati. Per la stessa ragione, ai componenti del team la Uae impone anche di non pubblicare su Facebook o Twitter foto, apparentemente innocue, legate ad aperitivi. «La società ha investito - dice Modolo - ed è giusto rispettare la cultura dei suoi azionisti». Il velocista di punta 29enne del team degli Emirati dovrà rispettare il nuovo vademecum fin dalla prima trasferta della stagione, con l'avvio domani dei Dubai Tour.


«Ai nostri corridori non è stato dato alcun divieto di bere alcolici e nemmeno è stato imposto di non festeggiare con spumante le vittorie»: è quanto afferma l'ex campione di ciclismo Giuseppe Saronni, general manager del team ex Lampre, ora denominata Uae Abu Dhabi. Il team, che è rimasto quello di sempre, ma ha cambiato sponsor, adesso sostenuto economicamente dagli Emirati arabi, «ha dato un codice di comportamento agli atleti, invitandoli a non esagerare in certe cose. Visto che gli investitori vengono da Paesi dove hanno abitudini e usanze leggermente diverse dalle nostre, è stato detto che queste abitudini vanno rispettate. Quando si va in casa d'altri è bene che i ragazzi e tutto il gruppo siano informati sui costumi del posto»
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino