Crisi profonda per la Salernitana: ko rocambolesco 4-3 a Cittadella

Crisi profonda per la Salernitana: ko rocambolesco 4-3 a Cittadella
Dal sogno primo posto, durato tre giornate, all’incubo playout. A Cittadella la Salernitana deve fare i conti con l’ennesima sconfitta (4-3), la quinta nelle ultime...

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Dal sogno primo posto, durato tre giornate, all’incubo playout. A Cittadella la Salernitana deve fare i conti con l’ennesima sconfitta (4-3), la quinta nelle ultime nove, che la fa sprofondare a soli due punti dalle zone pericolose della classifica. Ventura conferma Billong al centro della difesa con Pinto chiamato a completare il reparto difensivo visto l’avanzamento di Jaroszynski a centrocampo. In attacco, invece, spazio al duo Giannetti-Djuric. Proprio il bosniaco al 21’ interrompe (finalmente) il lungo digiuno degli attaccanti granata con un perentorio colpo di testa che chiude un’ottima azione di contropiede. Ma prima e dopo va in scena un vero e proprio monologo dei veneti. Prima, però, l’imprecisione di Diaw sotto porta (9’) e la reattività di Micai sulla conclusione di Branca (20’) evitano guai seri, dopo invece il Cittadella non sbaglia quasi mai e colpisce con un micidiale uno-due. Accade tutto in poco più di due minuti.

 

Al 29’, dopo aver sfiorato il pari già in precedenza in ben due circostanze, Diaw firma l’1-1 con un potente tiro dall’interno dell’area di rigore, al 31’ poi da un’azione di calcio d’angolo il pallone arrivo sul mancino di Benedetti che batte Micai ribaltando così immediatamente il risultato. Ma il crollo definitivo della Salernitana si completa al 42’ quando Diaw di testa trova la doppietta. A nulla servono i cambi di Ventura (dentro Maistro, Dziczek, Cicerelli), nella ripresa i granata fanno fatica a mostrare una vera reazione. Anzi al 70’ il Cittadella va nuovamente a segno, questa volta fa tutto D’Urso che supera prima in dribbling Billong e poi Micai con un diagonale sul secondo palo. Ma proprio quando tutto sembra ormai scritto, la Salernitana ha la forza di riaprire la partita con i colpi di testa di Giannetti (78’) e il rigore di Kiyine (81’). Maistro, Lombardi e soprattutto Giannetti a pochi secondi dal triplice fischio finale sfiorano il clamoroso pareggio, ma la spinta conclusiva non basta per evitare una sconfitta che, ora sì, dovrebbe far davvero riflettere la proprietà. E non poco. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino