Con una doppietta del millennial Vlahovic e una rete di Chiesa la nuova Fiorentina di Rocco Commisso riesce a rimontare contro un brillante Monza che fino all'80' era in...
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Prima la paura, poi gli applausi: in tribuna anche l'ex premier Matteo Renzi accanto a Joe Barone, braccio destro del neo patron viola atteso a Firenze la prossima settimana per l'esordio in campionato col Napoli. Franchi gremito nonostante il caldo e il periodo di vacanze, tanta curiosità per questa Fiorentina scesa in campo con solo tre titolari rispetto alla scorsa stagione: Chiesa, Benassi e Milenkovic.
Prima dell'inizio il tecnico del Monza, un passato in viola, ha salutato la curva Fiesole mentre Galliani si sistemava in tribuna nello stadio tante volte frequentato da dirigente del Milan e adesso da dirigente del Monza, gioendo per il gol che ha sbloccato il match, segnato da Brighenti, già pericoloso poco prima (parata di piede di Dragowski), pronto a sfruttare lo spazio lasciato in area dalla svagata difesa di una Fiorentina visibilmente da 'lavori in corsò, schierata inizialmente con Boateng falso nove. Una Fiorentina che a inizio ripresa ha perso Lirola azzoppato da un rude intervento di Bellusci sanzionato solo col giallo e faticato molto per cercare di raddrizzare il match: ci hanno provato Chiesa, Badelj, Boateng, ma senza costrutto, all'ex rossonero è stato annullato un gol per fuorigioco. Ma le ultime carte giocate da Montella - Montiel e Vlahovic - si sono rivelate vincenti. In 10' i viola hanno rovesciato la gara, con la doppietta del serbo ai primi gol ufficiali e il sigillo finale di Chiesa, il giocatore più importante blindato a doppia mandata da Commisso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino