I bonus sono finiti. «Nessuna preoccupazione, ma... antenne belle dritte!», twitta Allegri. Il 3-1 con la Roma è stato derubricato alla voce «ko...
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Bonucci spegne l'allarme e fa suonare la carica: «Rendiamo questa stagione leggendaria. Con la Roma abbiamo pagato un calo di concentrazione e determinazione. Ma lo stress positivo della sconfitta ci aiuterà a ritrovare la fame e le energie fisiche e soprattutto mentali per portare a casa questa prima coppa».
Ma la Juve conta eccome anche sui gol di Higuain, uno che alla Lazio ha già segnato 13 reti: non c'è squadra più punita nella sua carriera. Attenzione ai numeri: 12 gol in appena 8 partite in A più una rete nei tre precedenti confronti in Coppa Italia. La Lazio è il suo talismano. Da quando è in Italia, negli undici incroci con i biancocelesti l'argentino è andato in gol otto volte (una tripletta, tre doppiette e quattro reti). Per esaltare le caratteristiche del Pipita, il tecnico Allegri metterà da parte il rimaneggiato 4-4-2 di domenica per tornare all'amato 4-2-3-1 (oppure 3-4-2-1).
Tutti i big in campo: gli unici gregari saranno Neto e Rincon. In difesa riecco Bonucci e Chiellini. Sulla corsia sinistra agiranno Alex Sandro e Mandzukic, a patto che smaltisca il forte trauma contusivo alla schiena patito nel finale di Roma-Juve. A destra, invece, si cambia: via Lichtsteiner e Cuadrado, tra i peggiori contro la Roma, dentro Barzagli e Dani Alves. Assente lo squalificato Pjanic, a centrocampo si rivedrà dal primo minuto il recuperato Marchisio (e convocati in via precauzionale i baby Kean e Leris).
Ma è certo anche il ritorno tra i titolari di Dybala, che questa mattina sarà ricevuto insieme a tutta la squadra da Papa Francesco, connazionale suo e di Higuain, nella sala Clementina di Palazzo Apostolico.
«Ci attende una prova difficile, la Lazio sta molto bene a livello psicofisico- avverte Bonucci -. Per portare a Torino il primo di tre trofei servirà la migliore Juve». Amen. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino