Coronavirus, calottine al chiodo: fine anticipata di tutti i campionati

Luca Marziali
Cala il sipario sulla pallanuoto. In linea con basket, rugby e volley. Il definitivo (e prevedibile) game over della stagione 2019/20 viene ufficialmente decretato dalla...

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Cala il sipario sulla pallanuoto. In linea con basket, rugby e volley. Il definitivo (e prevedibile) game over della stagione 2019/20 viene ufficialmente decretato dalla Federnuoto. Suona la sirena (anticipata) a sancire la conclusione di tutti i campionati nazionali di serie A1, A2 e B, sia maschili che femminili. Dopo le diverse riunioni svoltesi in videochat con i presidenti di club, alle quali hanno preso parte Vincenzo Semeraro, Achille Ventura ed Enrico Gallozzi, i rispettivi patron di Posillipo, Canottieri Napoli e Campolongo Hospital Rari Nantes Salerno, la Federazione italiana nuoto ha disposto l’impossibilità della prosecuzione dei tornei, «non essendo possibile garantire la ripresa in tempi brevi dello svolgimento regolare delle attività a causa dell’emergenza Covid-19».


Titolo di Campione d’Italia non assegnato e blocco delle retrocessioni.

Restano in A2 la Carpisa Yamamay Acquachiara, la Cesport e la Tgroup Arechi. Non ci saranno promozioni alla categoria superiore.

Si ripartirà nella prossima stagione con formula invariata: alla serie A1 maschile, edizione 2020/2021, parteciperanno 14 squadre. Per il settore femminile, invece, 10 compagini. Si valuterà, invece, l’opportunità di proseguire e completare i campionati giovanili. Si studia l'ipotesi di un possibile slittamento delle fasi finali da svolgere eventualmente nel periodo estivo in piscine all’aperto.

Resta il nodo impianti. Fase 2 il vero dilemma. «Nelle condizioni attuali non è possibile avere certezza dei tempi di pieno utilizzo degli impianti natatori. Sono molto dispiaciuto per questo stop inevitabile. Mi auguro e spero che il prossimo campionato possa rappresentare il ritorno alla normalità e così onorare l’impegno degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti di società che hanno dovuto vivere, insieme con tutto il Paese, questo momento tragico della nostra storia, non solo sportiva», sottolinea il presidente della Fin Paolo Barelli.


Toccherà al Comune di Napoli indicare le date della riapertura delle piscine. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino