Coronavirus, Nadal pessimista: «Credo che la stagione 2020 sia finita»

Coronavirus, Nadal pessimista: «Credo che la stagione 2020 sia finita»
«Sono più preoccupato per gli Australian Open di quanto accadrà fino alla fine di quest'anno. Penso che il 2020 sia praticamente perso. Spero che saremo in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono più preoccupato per gli Australian Open di quanto accadrà fino alla fine di quest'anno. Penso che il 2020 sia praticamente perso. Spero che saremo in grado di iniziare l'anno prossimo, ci metterei la firma». È il pronostico del n.2 del ranking mondiale, lo spagnolo Rafa Nadal, sul proseguo della stagione alla luce dell'emergenza coronavirus in una intervista al quotidiano 'El Pais'. Al momento il tennis è fermo con la cancellazione di Wimbledon e il rinvio a settembre del Roland Garros, restano invece programmati per fine agosto gli Us Open ma secondo il campione maiorchino la prossima prova dello Slam che reputa plausibile possa giocarsi sono gli Australian Open che prenderanno il via il 18 gennaio del 2021. Nadal ha poi invitato ad avere il giusto equilibrio nell'affrontare la pandemia. «Nessuno se lo aspettava, ma quelli che governano da noi avrebbero dovuto avere accesso a tutte le informazioni e in tal senso credo ci siano stati degli errori. La situazione ha travolto tutti noi, non solo la Spagna. È come quando perdo una partita e lo stesso fanno Federer e Djokovic, non posso scusare me stesso perché hanno perso anche loro. Tutti abbiamo affrontato male questa vicenda».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino