Lui si chiama Goga Bitadze e, come il difensore che prende in faccia la schiacciata di LeBron James, è quello che finisce suo malgrado nella foto simbolo. Il giovane...
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Cronaca di una notizia che non c'è. A differenza di molti altri Draft, anche recenti, la first pick di questa notte non sarà una sorpresa per nessuno. L'ala di Duke è circondata da un'attesa che non si riscontrava proprio dai tempi di LeBron. Perché, proprio come King James, Zion sembra qualcosa mai ammirata prima in natura. Una struttura fisica imponente che parla di 201 centimetri per 129 chilogrammi. Lo chiamano il carroarmato volante. Perché al di là dell'aspetto fisico imponente - più per muscoli e pancia che per altezza - sfoggia anche una velocità impressionante e una capacità di lavorare il pallone in palleggio che non dovrebbe essere propria di un giocatore con le sue caratteristiche. Williamson sarà la medicina dei Pelicans, che che si sono appena privati di Anthony Davis, spedito ai Lakers, e che insieme alle contropartite arrivate da L.A. (Lonzo Ball, Josh Hart e Brandon Ingram) dovrà riportare la squadra ai playoff.
Poi sarà bagarre. Con Ja Morant e Rj Barrett probabili 2 e 3, con destinazione Memphis (che ha sacrificato il proprio play Mike Conley per rimpiazzarlo con il prospetto di Murray State) e New York, attratta più che mai dal play di Duke che ha ricevuto anche la benedizione di Steve Nash. Nella bagarre potrà rientrare anche il povero Bitadze, snobbato da tutti nella conferenza pre Draft, ma non dai futuri colleghi, cui quella foto non è proprio andata giù. «L'importante non è come inizi, ma come finisci. Dimostragli che si sbagliano», ha scritto sui social Zaza Pachulia, georgiano di lungo corso in Nba ed ex campione con Golden State. «Usala come benzina», gli ha suggerito invece una vecchia volpe come Dwyane Wade. Messaggi anche da Bam Adebayo dei Miami Heat e Draymond Green dei Warriors. Uno chiamato alla 35 che ha cambiato le sorti della Nba. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino