Dries, lo slogan antirazzista: ​«Chi salta è napoletano»

Dries, lo slogan antirazzista: «Chi salta è napoletano»
La foto dell'esultanza dopo il gol a Bologna postata sul suo profilo Instagram con il commento «Chi salta è napoletano»: la risposta di Dries Mertens ai...

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La foto dell'esultanza dopo il gol a Bologna postata sul suo profilo Instagram con il commento «Chi salta è napoletano»: la risposta di Dries Mertens ai ripetuti cori della curva bolognese contro i tifosi azzurri al Dall'Ara. Il belga sempre più napoletano ha inserito anche un'altra immagine sul suo profilo, un fotomontaggio con la maglia azzurra e il nome Ciro, come ormai lo chiamano tutti i tifosi. Un legame fortissimo, il belga è diventato sempre più il simbolo della napoletanità: con la rete al Dall'Ara è arrivato a 109 gol e resterà qui per superare Maradona (115 gol) e battere il record di Hamsik (121 reti), il migliore cannoniere del Napoli di tutti i tempi. Ha ancora un anno di contratto e sono state già tracciate le basi per il rinnovo: un discorso ottimamente avviato e da mettere a punto durante questo calciomercato.


LA CONFERMA
L'ha data lui stesso al termine della partita con il Bologna. «Ho ancora un altro anno e resto qua, non ho sentito che è la mia ultima partita», ha detto Dries aggiungendo. «Abbiamo trovato questo nuovo sistema offensivo e penso che funzioni bene». Tre mezzepunte alle spalle dell'attaccante più avanzato, il belga sta facendo bene sia in posizione più centrale che più largo a destra o a sinistra. Un jolly offensivo importantissimo, un punto fermo per Ancelotti che lo ha inserito nella lista dei riconfermati: un elemento prezioso per il suo apporto dal punto di vista tecnico ma anche un importantissimo uomo spogliatoio. Resta e sarà fondamentale anche per il Napoli della prossima stagione, fondamentale il suo apporto in termini realizzativi in questo finale di stagione, una continuità importante nella fase in cui Milik si è bloccato. Una varietà di numeri, la capacità di fare gol in tutti i modi, contro l'Inter al San Paolo ci riuscì di testa beffando i giganti della difesa nerazzurra. Una stagione conclusa alla grande dopo una fase negativa all'inizio del nuovo anno: in questi anni a Napoli ha ricoperto un po' tutti i ruoli dell'attacco e ha sempre segnato con buona continuità. In questa stagione ha chiuso a 19 gol (16 in campionato e 3 in Europa League), il record nel secondo anno di Sarri quando giocò stabilmente da centravanti per l'infortunio di Milik: segnò 34 reti, dei quali 28 in serie A.

 

IL JOLLY

Rapido e tecnico, imprendibile per i difensori avversari, soprattutto quando è in giornata di grazia, la stagione per lui non è ancora finita: adesso giocherà con il Belgio le due partite di qualificazione europea contro Kazakistan e Scozia. La coda finale di una stagione lunga, riprenderà a luglio a Dimaro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino